Il crea di sanremo ha ricevuto un riconoscimento significativo: è stato nominato il primo examination office italiano per il Community plant variety office, l’agenzia europea che tutela i diritti di proprietà intellettuale sulle nuove varietà vegetali. Questa nomina riguarda in particolare alcune specie come ranuncoli e anemoni, aprendo una nuova fase nella promozione e difesa delle colture ornamentali italiane. L’annuncio ufficiale è arrivato durante la celebrazione del centenario del crea, la storica istituzione che da un secolo sostiene la floricoltura ligure e nazionale.
Crea di sanremo e la nomina a examination office per il cpvo
Il crea di sanremo, centro di ricerca dedicato all’orticoltura e al florovivaismo, ha conquistato un ruolo di rilievo a livello europeo. Come examination office per il Community plant variety office, svolgerà funzioni importanti nella tutela delle nuove varietà vegetali, garantendo che le innovazioni vengano protette da usi non autorizzati. Si tratta di un incarico formale che ha implicazioni dirette su varietà di ranuncoli e anemoni, specie su cui il centro concentra le proprie competenze.
Un salto di qualità per il crea
Questo passaggio rappresenta un salto di qualità rispetto al ruolo del crea, che fino a oggi ha funzionato principalmente come centro di ricerca e sperimentazione. La nomina apre le porte a un’attività di carattere legale e amministrativo, con impatti sul settore floricolo ligure e più in generale nazionale. L’ufficio europeo segue rigide regole per la concessione dei diritti di proprietà intellettuale, e il crea di sanremo agirà come punto di riferimento in Italia per questa procedura.
Barbara Ruffoni, responsabile del centro, ha presentato le novità nel corso della tre giorni di eventi per celebrare i cento anni di attività del crea, tenutasi nella sede di corso Inglesi a sanremo. L’evento ha richiamato esperti, studiosi e professionisti del settore, confermando l’importanza storica e attuale del centro nella promozione e tutela delle colture ornamentali.
Cento anni del crea di sanremo: un secolo di floricoltura e innovazione
Il crea di sanremo ha alle spalle un secolo di storia che parte dal 25 gennaio 1925, quando con un regio decreto venne infatti istituita la Stazione sperimentale per la Floricoltura. Questa istituzione nacque per supportare la nascente floricoltura industriale in liguria, scopo che poi si è esteso al contesto nazionale. Nel corso di cento anni, il centro ha accompagnato le trasformazioni dell’economia territoriale, passando da un modello basato sull’agrumicoltura a uno basato sullo sviluppo di colture ornamentali di rilievo.
Tra le figure di spicco che hanno fatto la storia del crea, emergono nomi come Mario Calvino ed Eva Mameli. Questi studiosi hanno contribuito alla diffusione e affermazione della floricoltura ponentina, che ha preso sempre più spazio nell’economia locale e nazionale. Il lavoro del centro si è concentrato su oltre trenta specie differenti di piante floricole, proteggendo e migliorando la qualità genetica delle colture.
Barbara Ruffoni ha sottolineato il ruolo continuativo del crea nel favorire il percorso evolutivo della floricoltura, in particolare puntando anche su progetti internazionali, non solo europei. La presenza di iniziative di respiro globale dimostra la capacità del centro di mantenersi al passo con i tempi, evolvendosi e ampliando il proprio raggio d’azione.
Le iniziative per il centenario e la selezione del “fiore del centenario”
Per festeggiare i cento anni, il crea ha organizzato una serie di eventi che si sono svolti in tre giorni e che hanno messo al centro le colture ornamentali e officinali. Tra le iniziative più attese c’è la selezione del “fiore del centenario”, un riconoscimento simbolico che conferma la capacità del centro di esaltare la biodiversità e la qualità delle varietà locali.
Le nuove varietà in gara
Quest’anno la finale ha visto contendersi due nuove varietà: una rosa rampicante realizzata dall’ibridatore Antonio Marchese e un ranuncolo creato da Manuela Brea. La scelta della varietà vincente ha destato interesse nel mondo floricolo, per la qualità e il valore estetico delle piante in gara. L’annuncio del “fiore del centenario” è avvenuto nel corso del convegno inaugurale intitolato “le nuove frontiere delle colture ornamentali e officinali”, che ha riunito esperti e addetti ai lavori.
Questa competizione ha funzionato anche da banco di prova per il ruolo del crea come examination office, teatro della promozione di nuove ibridazioni e dell’applicazione pratica della tutela della proprietà intellettuale. Gli eventi del centenario hanno evidenziato la capacità di questo centro di far dialogare scienza, imprese e valorizzazione territoriale.
Il ruolo del crea di sanremo nel florovivaismo italiano e oltre
Il crea di sanremo non è solo un centro di ricerca, ma un punto di riferimento strategico per il florovivaismo italiano. La recente nomina a examination office rafforza questa posizione, introducendo nuove responsabilità che vanno oltre la sperimentazione. Si occuperà del riconoscimento dei diritti sulle nuove varietà, uno strumento fondamentale per chi sviluppa nuove colture e per la tutela dei produttori.
I progetti internazionali avviati dal centro coprono temi diversi, dal miglioramento genetico alla sostenibilità ambientale. Questi percorsi dimostrano che la ricerca floricola italiana si mantiene collegata con le reti europee e mondiali, contribuendo a mantenere competitività e innovazione nel comparto. Il lavoro svolto a sanremo ha anche un impatto sociale, perché sostiene agricoltori, florovivaisti e tutta la filiera legata alle piante ornamentali.
L’evoluzione del crea si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo agricolo e commerciale, in cui la protezione delle nuove varietà vegetali diventa un fattore chiave per la crescita del settore. La nomina è un riconoscimento della solidità e competenza maturate in un secolo di attività, e apre una pagina nuova nella gestione delle risorse genetiche a livello nazionale.
Gli eventi del centenario hanno rilanciato l’immagine del crea di sanremo come centro di innovazione e custode della biodiversità, un punto di riferimento nel tessuto produttivo e culturale ligure e italiano. La nomina a examination office rafforza ulteriormente questo ruolo, indicando la strada per le sfide future nel mondo della floricoltura.