Con l’arrivo dell’inverno, inizia la fase cruciale della preparazione del nuovo spettacolo teatrale “Via dei Matti 43”, scritto e interpretato dall’attore aquilano Marco Valeri, sotto la regia attenta di Francesco Niccolini. Questa performance è un’opera che unisce elementi di drammaturgia e una visione artistica distintiva, frutto di un intenso lavoro di collaborazione con vari enti culturali. La sinergia tra la Fondazione Accademia dei Perseveranti e la Fondazione Sipario Toscana, in associazione col Festival “Montagne Racconta”, ha dato vita a un progetto ricco di creatività e significato.
Il processo creativo tra residenze artistiche
Il percorso di realizzazione di “Via dei Matti 43” è cominciato a marzo, quando la produzione ha avviato due residenze artistiche separate. La prima si è svolta a Montagne, nel Trentino Alto Adige, e ha rappresentato una fase fondamentale di scrittura e di prove, culminando nel debutto in una location suggestiva nei boschi di Larzana il 21 luglio, in occasione del Festival “Montagne Racconta”. Questo evento è stato un momento significativo, con la presenza di Mario Perrotta, noto per il suo lavoro “Come una specie di vertigine”, che ha arricchito il contesto culturale dell’evento.
Successivamente, l’attenzione si è spostata in Toscana, dove attualmente si sta svolgendo una seconda residenza artistica. Qui, nei teatri della Fondazione, come la Città del Teatro a Cascina e il Teatro Dante Carlo Monni a Campi Bisenzio, il team artistico sta affinando i dettagli tecnici e registiche. Queste sessioni sono essenziali non solo per migliorare gli aspetti scenici e tecnici, ma anche per interagire direttamente con il pubblico, facilitando l’incontro tra gli studenti e il linguaggio teatrale.
La comunicazione visiva e sonora dello spettacolo
“Via dei Matti 43” si distingue per il suo linguaggio originale, capace di creare un’atmosfera coinvolgente e immersiva. La scenografia, curata nei minimi dettagli, trascina lo spettatore in un universo ricco di colori e di emozioni, grazie al costume di scena disegnato da Emanuela Dall’Aglio e all’illuminazione progettata con cura. Questa particolare attenzione ai particolari consente di valorizzare i temi trattati, rendendo la narrazione visivamente avanzata e sonoramente avvolgente.
La scrittura del monologo è descrittiva e intensa, capace di trasmettere un forte senso di urgenza e connessione con eventi reali. La regia di Francesco Niccolini gioca un ruolo cruciale nel mettere in risalto la potenza del racconto, gestendo in modo magistrale il substrato emotivo e la profondità del testo. Nelle recenti prove, i giovani spettatori delle scuole medie hanno già avuto la possibilità di approcciarsi a questa forma d’arte, fornendo un feedback prezioso che completa l’esperienza teatrale.
Il debutto ufficiale e le aspettative
Mercoledì 27 novembre, il Teatro Dante Carlo Monni di Campi Bisenzio ospiterà due eventi speciali: una matinée riservata a circa duecento alunni di scuola media e una replica serale aperta al pubblico. Questi eventi rappresentano un’opportunità fondamentale non solo per presentare il lavoro svolto, ma anche per misurare le reazioni di un pubblico variegato, dai bambini agli adulti. L’interazione con gli studenti, in particolare, fornisce una vibrante dimensione alla spettacolare esperienza, riversando un nuovo sangue e dinamismo nel contenuto già straordinario di “Via dei Matti 43”.
L’attenzione verso un pubblico giovane si riflette anche nei contenuti, che invitano a riflessioni profonde e a una maggiore consapevolezza emotiva. L’attesa crescente per il debutto ufficiale è un indicativo dell’impatto che questa produzione potrebbe avere sulla scena teatrale italiana, preparandosi a cogliere l’attenzione e l’apprezzamento di una vasta gamma di spettatori.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Sofia Greco