Il tema del deep fake è emerso come un argomento di crescente preoccupazione per la sicurezza delle democrazie di tutto il mondo. Questo fenomeno, che utilizza tecniche di intelligenza artificiale per creare contenuti audio e video falsificati, pone sfide significative non solo in ambito legale ma anche sociale e culturale. Durante il recente convegno ‘Trasformazione digitale, dentro l’ Ai, il sottosegretario Alberto Barachini ha evidenziato i rischi connessi a questa tecnologia e le misure adottate dal governo italiano per affrontarli.
Le dichiarazioni del sottosegretario Barachini
Alberto Barachini, sottosegretario con delega all’informazione e all’editoria, ha espresso con fermezza le sue preoccupazioni riguardo al deep fake. Secondo Barachini, questa tecnologia rappresenta un “vero grandissimo pericolo” per l’equilibrio democratico, poiché modifica la percezione della realtà da parte dei cittadini, influenzando la loro capacità di sviluppare una coscienza civile. Durante il convegno organizzato da Adnkronos, ha sottolineato che la capacità di discernere tra informazioni veritiere e false è essenziale per una democrazia sana e robusta.
L’alterazione delle informazioni, infatti, può portare a un clima di sfiducia nei mezzi di comunicazione e nelle istituzioni. In un contesto già caratterizzato da fake news e disinformazione, il deep fake si aggiunge a un repertorio di strumenti di manipolazione dell’informazione, rendendo più ardua la navigazione della verità per i cittadini. Barachini ha invitato ad affrontare questa sfida non solo attraverso normative specifiche, ma anche promuovendo una maggiore consapevolezza tra il pubblico riguardo ai potenziali inganni digitali.
Le misure governative e il quadro normativo dell’AI Act
Il governo italiano ha preso misure concrete per rispondere ai pericoli rappresentati dal deep fake. Barachini ha informato che l’esecutivo si è schierato a favore dell’AI Act, un’iniziativa europea che mira a regolare l’uso dell’intelligenza artificiale, includendo specifici riferimenti alle tecnologie di manipolazione delle immagini e dei video. La legislazione proposta prevede sanzioni severe per chi utilizza il deep fake in modo fraudolento, segnando un passo fondamentale verso la tutela della democrazia e della dignità individuale.
Il decreto approvato nei mesi scorsi dal Consiglio dei Ministri rappresenta un significativo progresso nel tentativo di contenere le minacce legate alla disinformazione digitale. Le nuove normative propongono di stabilire severi controlli e penalità per coloro che si avvalgono di tali tecnologie per frodi o per influenzare artificialmente il dibattito pubblico. Barachini ha enfatizzato come queste azioni legislative siano una risposta necessaria e tempestiva per un fenomeno in costante crescita.
La lotta contro la disinformazione e il futuro della comunicazione
La crescente diffusione del deep fake impone una riflessione sul futuro della comunicazione e dell’informazione. I cittadini, nella loro quotidianità, si trovano a dover affrontare una realtà complessa, in cui i confini tra vero e falso sono sempre più labili. Educare il pubblico a riconoscere i contenuti falsificati diventa fondamentale, non solo per garantire una formazione informativa adeguata ma anche per salvaguardare la salute democratica delle nazioni.
Le istituzioni hanno un ruolo cruciale nella promozione di iniziative educative e di sensibilizzazione. Attraverso campagne informative e programmi scolastici, è possibile fornire ai cittadini gli strumenti necessari per navigare nel vasto oceano delle informazioni digitali. Solo con una cittadinanza informata, la democrazia avrà modo di prosperare in un ambiente tecnologico in continua evoluzione, dove il deep fake rappresenta una delle molte sfide da affrontare nell’era digitale.
Attualmente, la combinazione di normative restrittive e di educazione civica sarà fondamentale per preservare l’integrità delle informazioni e per garantire che la democrazia non soccomba sotto il peso della manipolazione digitale.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Elisabetta Cina