“Il depistaggio”: la nuova opera di Mario Riviello esplora il terrorismo italiano tra ’70 e ’80

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“Il depistaggio”: la nuova opera di Mario Riviello esplora il terrorismo italiano tra '70 e '80 - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un'affascinante esplorazione dei drammatici eventi che hanno segnato gli anni di piombo in Italia. “Il depistaggio”, il nuovo romanzo di Mario Riviello edito da Infinito Edizioni, sarà presentato a Roma il 5 ottobre presso Spazio Sette. Questa narrazione corale affronta tematiche cruciali e il restauro di una crisi esistenziale che coinvolge i suoi personaggi in un contesto storico carico di tensione.

Trama intricata e personaggi complessi

Un fotografo in crisi e una modella dai segreti

Al centro della narrazione si trova un fotografo, un uomo in profonda crisi non solo personale ma anche professionale. La sua esistenza viene scossa dall'incontro con una modella molto più giovane, una giovane donna che porta con sé un oscuro passato, rendendo il loro legame tanto fragile quanto intrigante. Questi due personaggi rappresentano non solo i contrasti generazionali ma anche il peso di scelte passate che riaffiorano sotto forma di segreti e cicatrici emotive.

Incontriamo anche un anziano magistrato e un poliziotto, entrambi protagonisti di un caso di cronaca nera mai risolto, che ha avuto un significato profondo per tutti i personaggi coinvolti. L’interazione tra questi quattro protagonisti diventa il catalizzatore di eventi imprevisti, in un crescendo di tensioni emotive e scoperte scioccanti. La loro crisi comune porterà a un'esplorazione non solo dei misteri legati al crimine, ma anche delle proprie identità e dei legami tra di loro.

Un contesto storico complesso e il terrorismo

“Il depistaggio” è ambientato in un periodo tumultuoso della storia italiana, rifecondo l'atmosfera di tensione sociale e politica degli anni Settanta e Ottanta, al culmine della lotta armata. Attraverso le vicende dei suoi personaggi, Riviello espone le contraddizioni di un'epoca segnata dal terrorismo, ritraendo il quadro di un'Italia che lottava con il suo passato per capire e affrontare le conseguenze imminenti. L’autore si immerge in un argomento scottante che ha segnato profondamente la società italiana, offrendo uno sguardo critico e approfondito.

La narrazione avanza con ritmi incalzanti, alimentata da colpi di scena e rivelazioni sorprendenti. Questo approccio non solo intriga il lettore, ma invita anche a riflessioni più ampie sulla storia e sul modo in cui le scelte di una generazione possono plasmare le vite delle future.

L'autore: un percorso di vita e di scrittura

Dalla fotografia alla narrativa

Mario Riviello, nato nel 1962 a Portici, in provincia di Napoli, ha dedicato la sua vita a una variegata carriera che unisce la fotografia alla letteratura. Dopo aver vissuto a Roma per oltre trenta anni e aver lavorato nel campo dell'Information Technology, ha intrapreso un percorso creativo come fotografo. Ha collaborato con varie riviste francesi e partecipato a diverse esposizioni fotografiche, consolidando la sua presenza nel panorama artistico.

“Il depistaggio” è il suo terzo romanzo, che segue i titoli precedenti "Volo" e "La ballata dell'uomo morto" . Con questa nuova opera, Riviello porta avanti una narrazione profonda e riflessiva, affrontando temi che continuano a essere rilevanti e attuali, contribuendo alla discussione su un periodo oscuro della storia italiana.

Con il suo mix di dramma e interrogativi esistenziali, “Il depistaggio” offre un'opportunità unica di esplorare un passato complesso attraverso gli occhi di coloro che lo hanno vissuto, sia direttamente che indirettamente. Il romanzo si propone di far luce su temi da sempre scottanti, aprendo la strada a nuove prospettive e a una maggiore comprensione della memoria storica collettiva.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sara Gatti

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