Il divario sociale alimenta la creatività in Corea del Sud: il ritorno di Bong Joon-ho con 'Mickey 17'

Il divario sociale alimenta la creatività in Corea del Sud: il ritorno di Bong Joon-ho con ‘Mickey 17’

Nel 2025, il film ‘Mickey 17’ di Bong Joon-ho esplora le disuguaglianze socioeconomiche attraverso la storia di un clone in una società spietata, riflettendo sulle dinamiche contemporanee e l’identità umana.
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Il divario sociale alimenta la creatività in Corea del Sud: il ritorno di Bong Joon-ho con 'Mickey 17' - Gaeta.it

Nel 2025, la Corea del Sud appare come un palcoscenico dove il divario socioeconomico tra i benestanti e i meno fortunati non solo persiste, ma gioca un ruolo cruciale nell’arte e nella creatività. Questa tensione sociale ha influenzato non solo la cultura popolare, ma anche il lavoro di registi prestigiosi come Bong Joon-ho. Dopo il successo planetario di ‘Parasite’, che ha conquistato il mondo con la sua narrazione incisiva delle disuguaglianze, il regista torna ora con ‘Mickey 17’, un film di fantascienza già presentato al Festival di Berlino e in arrivo nelle sale il 6 marzo, distribuito da Warner Bros.

La trama di ‘Mickey 17’: un protagonista in bilico tra vita e morte

Mickey 17 introduce il pubblico a Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson. Il protagonista è un emblema del neo-uomo moderno che si dibatte in una società spietata. Costretto a fuggire dagli strozzini, Mickey accetta un lavoro ad alto rischio offerto da un magnate spietato, simile a Elon Musk, che mira alla colonizzazione di un nuovo pianeta. In questo contesto, gli esseri umani come Mickey diventano ‘sacrificabili’, un concetto che sottolinea il trattamento disumano riservato ai lavoratori in cerca di opportunità in un contesto economico oppressivo.

La missione di Mickey è chiara: dovrà testare la respirabilità dell’atmosfera del nuovo pianeta e affrontare pericoli inimmaginabili. Se un tester dovesse morire durante la missione, nulla di grave, il suo corpo verrà rigenerato da una tecnologia avanzata che recupera anche i suoi ricordi, trasformandolo di fatto in un clone pronto a rimettersi al lavoro. Questo aspetto del film mette in luce il tema dell’umanità sacrificata sull’altare del progresso e della ricerca, riflettendo le dinamiche sociali attuali.

Il conflitto umano: clone contro clone

Come nella migliore tradizione del cinema di Bong Joon-ho, le dinamiche relazionali e morali si intrecciano con la fantascienza. Mickey raggiunge il numero 17 dei suoi cloni, ma la situazione precipita quando il suo successore, Mickey 18, viene attivato senza volerlo. La complicazione non risiede solo nella duplicazione del personaggio principale, ma anche nelle implicazioni etiche e psicologiche di questa clonazione. Mickey 17 deve affrontare non solo la sua identità, ma anche la realtà di essere rimpiazzato.

Il collega Timo, interpretato da Steven Yeun, gioca un ruolo chiave in questo gioco di specchi, poiché trasforma il recupero di una sofisticata arma in una questione che va oltre il semplice dovere. È un richiamo alla vulnerabilità umana in un mondo sempre più automatizzato e dove la vita può sembrare ridotta a una questione di dati e numeri.

Tematiche sottostanti e l’eredità di Bong Joon-ho

La pellicola affronta questioni importanti legate all’identità, alla società contemporanea e alla condizione umana. I temi della clonazione e dell’impiego della tecnologia come strumento di controllo riflettono le preoccupazioni odierne riguardo alla sorveglianza e alla deumanizzazione nel mondo del lavoro. La narrazione di Bong Joon-ho non è solo intrattenimento, ma diventa un veicolo per esplorare l’umanità e le sue debolezze in un contesto di crescente disuguaglianza.

Nel complesso, ‘Mickey 17’ può essere visto come una critica alla società moderna e alle sue insidie, con un occhio attento agli eventi correnti e alle sfide che affrontano gli individui. Il film si configura come una nuova frontiera nella carriera di Bong, ma anche come un riflesso delle dinamiche sociali che continuano a muovere il dibattito culturale in Corea del Sud e oltre.

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