Un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema e della cultura si terrà giovedì 26 settembre 2024, alle ore 19, presso il Convitto Palmieri di Lecce. Il festival del cinema invisibile, conosciuto come Lecce Film Fest, ospiterà la prima del documentario “La poesia del tuo linguaggio”, diretto dal regista valtellinese Matteo Valsecchi. Questo lavoro nasce dall’incontro tra la poetica ergonomica di Alessia, una giovane trentina con disabilità, e la visione artistica e sensibile di Valsecchi, che ha voluto raccontare la sua esperienza attraverso una narrazione visuale e immersiva.
La trama del documentario
Un racconto di emozioni e linguaggi
“La poesia del tuo linguaggio” si struttura attorno alla figura di Alessia, una ragazza che, nonostante le sue difficoltà, esprime la sua unicità attraverso un linguaggio ricco di sfumature e invenzioni. La durata del documentario è di 19 minuti, un tempo scelto con cura per offrire uno sguardo intenso e ravvicinato sulla vita di Alessia e del suo modo di comunicare. Non si tratta di un dossier sui problemi legati alla disabilità, ma piuttosto di una narrazione poetica che evidenzia come la protagonista crei frasi surreali e coni parole nuove, incantando chi ha la sensibilità di apprezzarle.
La realizzazione di questo documentario è stata possibile grazie alla collaborazione con Nereal. Essenziale nel progetto è il libro di Paolo Ghezzi ed Emanuela Artini, intitolato “Filololò rema nell’aria. Storia di Alessia”, che ha ispirato la narrazione visiva. Ghezzi, noto giornalista e autore, ha diretto il quotidiano L’Adige dal 1998 al 2006 e ha pubblicato opere significative come “La Rosa Bianca” e “Il vangelo secondo De André”. Al suo fianco, Emanuela Artini, insegnante di lettere e poetessa, contribuisce a rendere il racconto ricco di sensibilità e di empatia.
Un team creativo di talento
Dietro le quinte del documentario
La regia e la fotografia del documentario sono curate da Matteo Valsecchi, il cui approccio eclettico si riflette in ogni inquadratura scelta con cura. La colonna sonora, realizzata da Andrea Taeggi, accompagna il racconto visivo con tonalità che amplificano le emozioni di Alessia. Daniele Riva, tecnico del suono, aggiunge lì un ulteriore livello di profondità all’esperienza sensoriale, mentre Riccardo Frizziero cura gli effetti visivi che arricchiscono il racconto.
Un elemento chiave del documentario è la rappresentazione della musica, elemento cruciale nel mondo di Alessia. Alcune scene immortalano la giovane mentre ascolta attentamente brani musicali, lasciando trasparire la sua connessione profonda con le note. L’attenzione di Alessia verso la musica si traduce in momenti silenziosi e carichi di emozione, dove il linguaggio verbale si sovrappone a una forma di comunicazione tacita e intensa.
L’importanza del progetto
Un messaggio di inclusione e sensibilizzazione
Il documentario non si limita a mostrare Alessia e la sua vita; cerca di rompere il silenzio che spesso circonda le persone con disabilità, puntando a far comprendere che ogni individuo porta un valore inestimabile e una storia unica. Paolo Ghezzi esprime il desiderio che il lavoro cinematografico permetta alla sua protagonista di essere conosciuta e apprezzata, superando i pregiudizi che possono accompagnare le differenze.
“La poesia del tuo linguaggio” si propone, dunque, non solo come una celebrazione della diversità, ma anche come un invito a riflettere su quanto sia importante ascoltare e valorizzare ogni forma di comunicazione. La premiere, ospitata all’interno di un festival che valorizza il cinema in tutte le sue varianti, rappresenta un importante passo in avanti nella diffusione di queste tematiche, rendendo il documentario un’opera da non perdere per chi ama il cinema, la cultura e l’arte del racconto.
Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Marco Mintillo