Un inquietante episodio ha scosso la comunità di Sarroch, un comune in provincia di Cagliari. Sandro Mallus, un 55enne, è finito al centro di un’indagine per occultamento di cadavere e truffa. La tragica vicenda è emersa quando i carabinieri hanno scoperto il corpo della madre, Rosanna Pilloni, di 78 anni, in un freezer nella sua abitazione. Dopo un lungo silenzio, Mallus ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, svelando dettagli agghiaccianti legati al decesso della madre e alla motivazione che lo ha spinto a compiere gesti estremi.
Dettagli della confessione di Sandro Mallus
Il 28 agosto scorso, le autorità hanno rinvenuto il corpo di Rosanna Pilloni in un congelatore, suscitando shock e indignazione tra la popolazione locale. Mallus, difeso legalmente dall’avvocata Michela Zanda, ha rivelato al pubblico ministero Giangiacomo Pilia che la madre era morta il 5 gennaio 2022. Questa data segna un periodo di circa due anni e mezzo prima del ritrovamento, un lasso di tempo in cui Mallus avrebbe continuato a riscuotere la pensione della madre. Nel suo racconto, l’uomo ha dichiarato di aver trovato la madre in condizioni critiche al risveglio, assicurando di averla poi trovata priva di vita al secondo controllo.
Sandro Mallus ha descritto come in preda al panico abbia deciso di riporre il corpo della madre nel congelatore. Nonostante questa decisione drammatica, ha anche creato un “altarino” con foto della madre sopra il freezer, un gesto difficile da interpretare e che solleva interrogativi sulla sua psiche. La confessione ha suscitato un interesse notevole, sia per la sua gravità che per la complessità delle motivazioni dietro tali comportamenti.
Le indagini e le cause della morte
La procura ha avviato un’inchiesta scrupolosa per chiarire le circostanze della morte di Rosanna Pilloni e le azioni di suo figlio. Le indagini hanno confermato che la signora è morta per cause naturali, senza segni di violenza sul corpo. Questo ha portato a una riflessione più profonda sulle motivazioni di Sandro Mallus. A quanto pare, la ricerca di incassare la pensione della madre ha riverberato questioni tanto etiche quanto legali in merito alla tutela e alla responsabilità verso le persone anziane.
Attualmente, il pubblico ministero si prepara a chiudere il caso, ma prima è necessaria una valutazione dell’importo della truffa orchestrata ai danni dell’Inps. Si stima infatti che Mallus abbia continuato a riscuotere la pensione della madre per ben due anni e otto mesi, un periodo in cui avrebbero potuto accumularsi somme significative. Questo aspetto rappresenta un elemento chiave per comprendere l’ampiezza del reato e la necessità di fare giustizia.
Il caso di Sandro Mallus e della madre in questo piccolo centro sardo offre uno spaccato inquietante delle relazioni familiari e delle miserie umane, rivelando quanto possa essere sottile il confine tra affetto e disperazione. Il racconto della vicenda, ora all’attenzione della giustizia, potrebbe aprire porte a una discussione più ampia sulle condizioni degli anziani e sulle dinamiche familiari ciò che si riflette nella società odierna.