Nel panorama odierno del turismo di lusso, le dinamiche stanno evolvendo rapidamente, spostando l’accento verso un’esperienza più autentica e personale. L’industria si confronta con sfide e opportunità, e la sostenibilità emerge come un tema cruciale, ma non privo di controversie. Dall’evento BIT di Milano, esperti del settore compartono le loro visioni e strategie.
L’importanza dell’esperienza personalizzata
Durante il panel dedicato al turismo di lusso, Laura Dominici, giornalista ed esperta del settore, ha sottolineato che oggi più che mai, i viaggiatori cercano un’esperienza unica e personalizzata. Gli operatori di lusso devono enfatizzare l’esclusività, garantendo un servizio adatto alle esigenze specifiche di ogni cliente. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza di viaggio, ma permette anche di costruire un rapporto più profondo con il territorio visitato.
Stefano Bajona, fondatore di Onirikos, evidenzia la necessità di creare esperienze sorprendenti e fuori dal comune, che riescano a soddisfare le aspettative di un pubblico abituato a standard elevati. “Lavoriamo duramente nella ricerca di cantine5983 o location nascoste, dove il contatto con i proprietari genera esperienze indimenticabili,” afferma Bajona. L’obiettivo rimane quello di far vivere storie memorabili ai clienti, quelle che difficilmente possono essere replicate attraverso una semplice prenotazione online.
Il dilemma della sostenibilità
Andrea Grisdale, CEO di Italian Connection Bellagio, affronta il tema della sostenibilità, mettendo in discussione l’idea che tutti i viaggi di lusso debbano necessariamente allinearsi a pratiche sostenibili. “I clienti scelgono l’Italia per l’unicità delle sue bellezze e non sempre sono predisposti a sacrificare il massimo del comfort per cause più ampie,” spiega Grisdale. Già nella comunicazione, gli operatori tendono a promuovere l’esperienza personale prima, riservandosi di menzionare impatti positivi solo in un secondo momento.
Questa prospettiva mette a nudo una realtà complessa, dove il turismo di lusso può sembrare in contrasto con le nozioni di sostenibilità. Quello che si richiede agli operatori del settore è un’attenta riflessione su come integrare il lusso con pratiche più responsabili, garantendo che i clienti siano informati senza sentirsi forzati a scegliere esperienze che non desiderano. Queste convinzioni devono basarsi sul rispetto per il cliente e per il territorio, mirando a costruire un futuro condiviso, piuttosto che porre la sostenibilità come un semplice accessorio.
Il ruolo delle persone nel cambiamento
La forza di un’avventura nel turismo di lusso non risiede solo nei luoghi, ma soprattutto nel “parlare alle persone”. Le esperienze devono essere curate da team appassionati, capaci di accompagnare i clienti verso scelte consapevoli. Grisdale sottolinea l’importanza di formare il proprio staff, poiché è la loro passione e competenza a fare la differenza. “La nostra forza sta nelle persone, che sono le migliori ambasciatrici delle storie che raccontiamo,” sostiene.
Questo aspetto umano è ciò che rende il turismo di lusso tanto desiderato. Se, da un lato, gli operatori devono affrontare le sfide della sostenibilità, dall’altro sono chiamati a raccontare esperienze che non solo soddisfino il gusto dei viaggiatori, ma che li coinvolgano emotivamente. Passare al servizio personalizzato richiede un’interazione autentica, la capacità di ascoltare e rispondere alle richieste di chi cerca un’esperienza unica.
È chiaro come il mercato del turismo di lusso stia navigando in acque complesse, ma con esperti pronti a ridefinire le regole del gioco, l’industria può sperare di creare un futuro in cui l’autenticità e la responsabilità vadano di pari passo con l’esclusività.