Dal 10 al 13 aprile 2025, Budrio si trasformerà in un palcoscenico internazionale per la dodicesima edizione del Festival dell’ocarina. Questo evento, che celebra lo strumento musicale emblematico della zona, attirerà l’attenzione di appassionati e di curiosi da tutto il mondo. Con oltre 100 artisti coinvolti e un fitto programma di eventi, la manifestazione si presenta come una grande occasione di approfondimento culturale e musicale. Promossa dalla Fondazione Entroterre e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, il festival ha ricevuto un contributo di circa 88mila euro, contribuendo così a raggiungere il budget complessivo di poco meno di 200mila euro necessario per la sua realizzazione.
Un patrimonio musicale da celebrare
L’ocarina, strumento tipico di Budrio, è stata inventata nel 1853 da Giuseppe Donati e rappresenta una parte fondamentale della cultura locale. La sua storia è intrecciata con quella della regione Emilia-Romagna, nota per la sua tradizione musicale ricca e variegata. L’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, ha evidenziato come la tradizione legata all’ocarina sia un segno distintivo di una comunità che, nel corso degli anni, ha saputo adattarsi e rinnovarsi, mantenendo viva una forma d’arte genuinamente popolare. “La vivacità culturale di Budrio è non solo testimone di una storia, ma anche un esempio di come la musica possa continuare a evolversi”, ha commentato l’assessora durante la presentazione dell’evento.
La manifestazione di quest’anno include concerti, workshop e mercatini che offrono prodotti e materiali legati alla tradizione dell’ocarina. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire l’evoluzione di questo strumento, che ha trovato appassionati particolarmente nei paesi dell’Est Europa, dove il Gruppo ocarinistico budriese ha recentemente svolto una tournèe. Questo dimostra come la musica non conosca confini, unendo culture diverse attraverso il linguaggio universale delle note.
Un programma variegato e ricco di eventi
Il festival non si limita a concerti: presenterà un calendario di eventi che comprende spettacoli, laboratori e appuntamenti speciali. Tra le performance, spicca quella di Elio, che inaugurerà il festival con “Le sottilissime astuzie di Bertoldo”, seguito da un altro spettacolo a Casalecchio. Non mancheranno nomi di rilievo come i Modena City Ramblers e l’ensemble Soqquadro Italiano, che unisce diverse influenze musicali in un progetto innovativo guidato da Vincenzo Capezzuto. Un momento di particolare interesse sarà l’incontro tra Lorenzo Nadalin, meglio noto come Godblesscomputers, e Fabio Galliani del Gruppo ocarinistico budriese, che darà vita a una fusione di stili che rappresenta l’essenza del festival.
Oltre ai concerti, sono previste anche visite guidate che accompagneranno i partecipanti alla scoperta di Budrio e della storia dell’ocarina. Si svolgeranno laboratori creativi e una conferenza dedicata alla tradizione musicale locale, pensata per engage those interested in learning more about the instrument’s background.
Oca Party: il gran finale della manifestazione
Il festival culminerà con l’Oca Party, un evento finale che permetterà a tutti di partecipare a una grande festa in cui danze e musica si intrecceranno, celebrando così l’armonia culturale rappresentata dall’ocarina. In un contesto che si preannuncia festoso e coinvolgente, il pubblico potrà non solo ascoltare, ma anche ballare sulle note di artisti provenienti da differenti background musicali.
Con il suo mix di tradizione e innovazione, il Festival dell’ocarina di Budrio si prepara a confermarsi come un appuntamento imperdibile per chi ama la musica e la cultura, riconfermando il suo ruolo di leader nella promozione dell’ocarina, simbolo di una comunità che continua a mettere in risalto il proprio patrimonio artistico locale.