Il festival “serenissimi organi”: un viaggio fra rinascimento e barocco nella musica d’organo

Il Festival “Serenissimi Organi” presenta un concerto il 4 ottobre alla Basilica dei Frari, con opere di Gabrieli, Monteverdi e Vivaldi, affiancate da una composizione contemporanea di Matteo Messori.
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Il festival "serenissimi organi": un viaggio fra rinascimento e barocco nella musica d'organo - Gaeta.it

Nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, il Festival “Serenissimi Organi” si appresta a presentare un concerto che rappresenta un affascinante incontro tra il passato e il presente della musica d’organo. L’evento si svolgerà il 4 ottobre alle 21 e vede protagonista un’appassionante selezione di opere di compositori del XVI e XVII secolo, tra cui Giovanni Gabrieli, Claudio Monteverdi e Antonio Vivaldi, accostate a una composizione contemporanea di Matteo Messori, figura di spicco nel panorama musicale bolognese.

Un programma ricco di storia musicale

Il programma del concerto si snoda attraverso una serie di opere storiche che hanno segnato la musica d’organo nel corso dei secoli. Le composizioni di maestri come Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi pongono l’accento sulle radici della musica barocca, evidenziando l’importanza del contesto veneziano e bolognese. Questi compositori hanno saputo creare una fusione di stili e sonorità che ha arricchito il repertorio dell’organo e ha influenzato generazioni di musicisti.

In particolare, l’esecuzione delle opere da parte degli allievi del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Leonardo Mariotto e Sebastiano Franz, promette di portare nuova vita a queste melodie storiche. La Sonata “In Die Sancti Francisci”, composta da Messori, sarà suonata su due organi storici settecenteschi e rappresenta un interessante collegamento tra la tradizione musicale classica e le pratiche contemporanee.

La sonata di messori: un ponte tra epoche

La Sonata di Matteo Messori, articolata in quattro movimenti – Preludio, Fuga, Aria su Corale e Giga – si propone come un omaggio alla tradizione musicale dei frati francescani. Quest’opera riflette l’influenza di figure emblematiche come Padre Martini e Giacomo Giuseppe Saratelli, in un contesto in cui il barocco incontra le tecniche compositive del periodo classico, in particolare quelle di Johann Sebastian Bach.

Messori, titolare del corso di laurea in Organo e Composizione organistica, ha spiegato l’intenzione di rinnovare la musica, mantenendo vivo l’interesse per gli stilemi compositivi della rinascenza e del barocco. Con un approccio che non mira a un mero recupero museale, Messori sottolinea l’importanza di coniugare la tradizione con le aspettative del pubblico moderno. Questa visione è in linea con le nuove tendenze della musica contemporanea, che tende a riscoprire il patrimonio storico con freschezza e creatività.

La risposta del pubblico e il ruolo dell’educazione musicale

La crescita dell’interesse verso la musica d’organo e il rafforzamento delle sinergie tra antichi e nuovi stili musicali sono indice di un rinnovato fervore culturale. Il festival “Serenissimi Organi“, promosso dal Conservatorio Benedetto Marcello, si pone come un’importante piattaforma per la sperimentazione e divulgazione di queste iniziative musicali.

L’educazione musicale gioca un ruolo cruciale nel trasmettere le conoscenze storiche e tecniche agli studenti, permettendo loro di sviluppare una comprensione più profonda delle radici musicali. Attraverso concerti come quello del 4 ottobre, il pubblico ha l’opportunità di assistere a esecuzioni di elevato livello, che uniscono la tecnica interpretativa alla valorizzazione del patrimonio musicale. È un invito a esplorare le ricchezze della musica classica e a riconoscere il suo continuo impatto sulla scena musicale contemporanea, creando nuove connessioni tra epoche e stili.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Sara Gatti

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