Il 4 febbraio 2005, Giuliana Sgrena, una nota giornalista del Manifesto, fu catturata in Iraq da un gruppo terroristico, scatenando una serie di eventi drammatici che culminarono con la morte di Nicola Calipari, un alto dirigente del Sismi. A vent’anni dall’episodio, il film “Il Nibbio” riporta sul grande schermo una storia di coraggio e sacrificio, interpretata magistralmente da Claudio Santamaria nel ruolo di Calipari e da Sonia Bergamasco in quello di Sgrena. La pellicola, che celebra la memoria di Calipari, è un’opera significativa che merita attenzione.
La trama e la realizzazione del film
“Il Nibbio” narra la storia di Nicola Calipari, un uomo che ha dedicato la propria vita alla protezione degli altri, mettendo in gioco la sua stessa esistenza per salvare Sgrena. Il film si basa su un soggetto scritto a più mani: Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori. Questo non è solo un film di guerra, ma un’opera che indaga l’essenza del sacrificio umano. La regia è stata affidata a Alessandro Tonda, noto per il suo approccio raffinato e attento ai dettagli.
La pellicola è stata girata in diverse location, evidenziando una produzione curata: Roma e il Marocco sono stati scelti per ricreare l’atmosfera di quel periodo drammatico. Il film è una coproduzione tra Notorious Pictures e Rai Cinema, in collaborazione con affermate realtà del settore. La produzione ha richiesto sette settimane di riprese, implicando un grande impegno creativo e logistico.
Collaborazioni e supporto istituzionale
“Il Nibbio” non sarebbe potuto esistere senza il contributo di numerosi enti e istituzioni. La presidenza del Consiglio dei ministri ha fornito una collaborazione speciale, così come l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna e la Polizia di Stato. Questi supporti hanno conferito al film un’autenticità forte, essenziale quando si racconta una storia vera e delicata.
Inoltre, l’Ambasciata italiana in Marocco e la Cooperazione Internazionale hanno offerto il proprio appoggio, facilitando la realizzazione di scene ambientate in un contesto così critico. Questo livello di collaborazione ha permesso al team di produzione di ottenere un risultato coerente sia dal punto di vista narrativo che visivo.
Un’opera importante per la memoria collettiva
La proiezione di “Il Nibbio” non si limita a raccontare un fatto di cronaca, ma si propone di onorare la memoria di Nicola Calipari, evidenziando il valore della vita e la ricerca della pace in situazioni di conflitto. La figura di Calipari, che ha sacrificato la propria vita per salvare Sgrena, viene rappresentata in modo intimo e toccante, offrendo al pubblico un’opportunità di riflessione su temi di grande attualità , come il ruolo dei giornalisti in zone di guerra e il coraggio di chi lavora per la sicurezza di altri.
In un momento in cui il mondo sembra sempre più segnato da conflitti e divisioni, “Il Nibbio” si presenta come un racconto che mette in luce il bene e il sacrificio. La sua uscita nei cinema avviene nel ventesimo anniversario della morte di Calipari, un’occasione che dona ancora più profondità e significato a questa produzione cinematografica.
Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Laura Rossi