Il forest bathing, noto anche come “immersione nella natura“, sta guadagnando popolarità come pratica terapeutica. Questo approccio, originario del Giappone, è stato studiato negli anni ’80 e oggi è riconosciuto come una valida alternativa per il miglioramento della salute fisica e mentale. Consiste nel trascorrere del tempo in ambienti naturali, lontano dallo stress quotidiano, per trarne benefici senza costi o effetti collaterali.
Cos’è il forest bathing?
Il forest bathing, conosciuto come Shinrin-yoku in giapponese, consiste nell’immersione nei boschi, utilizzando tutti e cinque i sensi per connettersi con l’ambiente circostante. Ricercatori giapponesi hanno appurato gli effetti positivi di questa pratica, che è diventata una forma di medicina complementare. Non si tratta solo di una passeggiata nel bosco, ma di un’esperienza sensoriale profonda, dove i partecipanti vengono guidati da esperti per esplorare ed apprezzare la natura. Questa attività stimola una connessione consapevole, incoraggiando a respirare profondamente e a immergersi nell’atmosfera naturale.
In Giappone, sono più di sessanta le località specializzate in questa pratica, tutte dotate di certificazione Forest Bathing Center, un riconoscimento che attesta la qualità dell’ambiente e l’efficacia terapeutica offerta. Nelle pratiche di forest bathing, si insegna anche come “disconnettersi” dalle sollecitazioni tecnologiche della vita urbana per riconnettersi con la quiete della natura.
I benefici del forest bathing
Gli effetti benefici del forest bathing sono molti e testimoniati da diverse ricerche scientifiche. Le evidenze mostrano che trascorrere tempo nei boschi può migliorare le difese immunitarie dell’organismo, stabilizzare l’umore e ridurre la pressione sanguigna. Alcuni studi suggeriscono che un solo pomeriggio passato immersi nella natura può aumentare significativamente il numero delle cellule Natural Killer, cruciali nel combattere le infezioni e nel riconoscere cellule tumorali.
Non è solo una questione di rafforzamento del sistema immunitario. La pratica riduce anche i livelli di cortisolo, noto per essere legato allo stress, e favorisce la produzione di endorfine e serotonina, sostanze chimiche che migliorano l’umore e donano sensazioni di benessere. Le persone che praticano il forest bathing hanno riportato una diminuzione significativa nell’ansia e depressione, così come un arresto dei disturbi cardiovascolari, metabolici e respiratori.
Questa terapia naturale è particolarmente utile per chi vive situazioni di stress elevate, offrendo una via di fuga dai ritmi frenetici imposti dalla modernità. Sempre più medici stanno iniziando a prescrivere questa pratica come alternativa ai tradizionali farmaci, con risultati comprovati e senza effetti collaterali.
Il segreto del forest bathing
Per capire a fondo i benefici del forest bathing, il dottor Qing Li, uno dei pionieri nel campo della medicina forestale, spiega che la chiave di questa esperienza è l’arte di comunicare con la natura attraverso i sensi. La sua pratica non richiede altro che aprirsi a ciò che ci circonda. L’alternanza di elementi come il respiro profondo, il contatto con la terra e l’ascolto dei suoni naturali sono alla base di questo approccio.
Li raccomanda di compiere questi passi in modo consapevole: camminare lentamente e osservare con attenzione ogni dettaglio, dall’odore del muschio al fruscio delle foglie. Notare i piccoli particolari circostanti stimola una connessione più profonda con l’ambiente e favorisce la meditazione. Questi semplici gesti permettono di attivare i sensi, rinvigorendo il corpo e la mente nel modo più naturale possibile.
Il forest bathing in Italia
In Italia, la pratica del forest bathing sta iniziando a guadagnare attenzione. Sebbene già ben nota in Giappone, nel Belpaese ci sono ancora poche realtà nelle quali viene riconosciuta ufficialmente come terapia preventiva e curativa. Le ricerche condotte dall’Associazione Italiana di Medicina Forestale, attiva dal 2018, hanno evidenziato l’efficacia della terapia forestale come misura terapeutica e preventiva.
Negli ultimi anni, sono aumentati i medici, psicologi e neuropsichiatri che iniziano a prescrivere i “bagni di bosco“. Le ricette mediche non solo indicano il tempo minimo da trascorrere nella natura, ma offrono anche suggerimenti specifici come abbracciare determinate specie di alberi per assimilare i principi attivi presenti nella loro corteccia.
Oasi del respiro in Italia
La creazione delle Oasi del Respiro segna un’importante tappa per la diffusione del forest bathing in Italia. In collaborazione con WWF Italia, sono state certificate diverse aree nel Paese, come il Bosco di Vanzago a Milano e l’Oasi di Macchiagrande a Roma. I dati raccolti nelle nuove oasi attestano notevoli benefici per chi partecipa a sessioni di immersione forestale, con miglioramenti significativi nella frequenza cardiaca e dalamood.
Il progetto, fortemente supportato da marchi come Golia, mira non solo a promuovere il benessere delle persone, ma anche a preservare l’ambiente. Attraverso attività educative e di ricerca, l’iniziativa si propone di incoraggiare la riconnessione con la natura e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela ambientale.
La crescita del forest bathing in Italia testimonia il potere curativo della natura e l’importanza di riscoprire un legame diretto con l’ambiente, un valore che ha il potenziale per migliorare la salute e il benessere per tutti.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina