Il forum Atri 2025: il travel retail come leva per il turismo e il made in Italy

Il forum Atri 2025: il travel retail come leva per il turismo e il made in Italy

Il Forum Atri 2025 a Caserta ha riunito oltre 70 aziende del travel retail, evidenziando opportunità di crescita e sfide nel settore, cruciale per il turismo e il Made in Italy.
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Il forum Atri 2025: il travel retail come leva per il turismo e il made in Italy - Gaeta.it

L’evento di riferimento per il settore del travel retail, il Forum Atri 2025, ha avuto luogo a Caserta e ha visto la partecipazione di dirigenti di oltre 70 aziende operanti in aeroporti, stazioni e porti italiani. Questo incontro ha messo in evidenza le nuove tendenze in un segmento che, con un valore stimato di 65 miliardi di euro, impiega circa 3 milioni di persone e si dimostra cruciale per il turismo e la valorizzazione del Made in Italy.

Un panorama in crescita per il travel retail

L’Associazione ACI Europe prevede per il 2025 un incremento del 4% nel traffico passeggeri in Europa, con l’Italia che crescerà del 3,6%. I dati mostrano che, nel 2024, il nostro Paese ha superato i 200 milioni di passeggeri, rappresentando il 9% del traffico europeo, e le rotte internazionali coprono il 66% del totale. Gli aeroporti italiani, in particolare, mostrano una crescita notevole: quelli con più di 15 milioni di passeggeri hanno visto un aumento del 15,6%, mentre quelli che accolgono meno di un milione di passeggeri sono cresciuti del 16,5%. Fiumicino, in particolare, costituisce un quarto del mercato nazionale, rappresentando una fetta importante del settore.

Le parole dei protagonisti al forum

Stefano Gardini, presidente di ATRI, ha messo in luce come il travel retail si stia espandendo a un ritmo superiore rispetto al retail tradizionale, spinto dall’aumento dei viaggi internazionali e dalla domanda di prodotti di lusso, cosmetici e alcolici. Un altro punto toccato è la fusione tra ITA Airways e Lufthansa Group, ritenuta una mossa fondamentale per migliorare la connettività e l’accessibilità nel nostro Paese. Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra travel retail e Made in Italy, suggerendo l’ideazione di una campagna di comunicazione nazionale per promuovere le eccellenze italiane in mercati emergenti come Asia, Medio Oriente e America Latina.

Incertezze e opportunità: il quadro critico del settore

Non mancano, però, le preoccupazioni. L’inflazione, i dazi, l’instabilità geopolitica e le limitazioni infrastrutturali rappresentano ostacoli significativi. Secondo Prometeia, le tensioni commerciali globali potrebbero generare impatti economici fino a 7 miliardi di euro per le aziende italiane. Un tema di grande attualità è la lotta alla contraffazione, già oggetto di sequestri per oltre 16 miliardi di euro dal 2008. In questo contesto, ATRI ed ETRC stanno combattendo per l’introduzione dei Duty Free anche agli arrivi, il che potrebbe portare a oltre il 20% di incremento nel fatturato del settore.

Impatti positivi e trend di spesa

L’abbassamento della soglia per lo shopping esente da tasse ha già mostrato risultati positivi, con un aumento del 42% nelle transazioni e un incremento del 4% nella spesa. I visitatori con alta capacità di spesa, provenienti da Svizzera, America Latina e Turchia, hanno mostrato tendenze in crescita, indicando un buon segnale per il futuro del travel retail italiano.

In questo contesto in evoluzione, la crescita del travel retail si configura come una strada fondamentale per il rilancio del turismo e la valorizzazione dei prodotti Made in Italy a livello globale.

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