La transizione energetica è un tema di crescente attualità, eppure gli scenari futuri delineati da esperti del settore suggeriscono che il petrolio continuerà a giocare un ruolo cruciale nell’approvvigionamento energetico globale. Questo messaggio è emerso chiaramente durante un recente ciclo di incontri organizzato dal gruppo Tal, in occasione dei suoi 60 anni di attività, dove Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma Energia, ha condiviso le sue analisi sulle dinamiche attuali e future del mercato energetico.
Il persistere della domanda di petrolio
Durante il suo intervento, Davide Tabarelli ha sottolineato che, nonostante le numerose dichiarazioni riguardanti l’accelerazione della transizione energetica, la domanda di petrolio è destinata a rimanere elevata per un lungo periodo. Il fondatore di Nomisma Energia ha rilevato che molte iniziative volte a promuovere fonti energetiche alternative sono frequentemente ostacolate dalle stesse compagnie petrolifere, le quali continuano a esercitare un significativo influsso sul mercato.
Il commento di Tabarelli fa riferimento a dati concreti; secondo le sue stime, il petrolio continuerà a costituire una parte considerevole del mix energetico nel prossimo futuro. Per supportare questa affermazione, egli ha menzionato le statistiche relative all’Oleodotto Transalpino, gestito da Tal, che svolge un ruolo fondamentale nel soddisfare il fabbisogno petrolifero di paesi come Austria, Germania e Repubblica Ceca. Questo oleodotto, lungo 753 chilometri, dimostra l’importanza strategica del petrolio nel sistema energetico europeo.
Esempi positivi nella transizione energetica
Nonostante la persistenza della domanda di petrolio, Tabarelli ha riconosciuto alcuni sviluppi positivi nel panorama della transizione energetica. In particolare, ha citato la trasformazione delle raffinerie in bioraffinerie realizzata da Eni a Marghera e Gela, con l’intento di avviare un’ulteriore conversione a Livorno. Questi progetti rappresentano passi significativi verso un approccio più sostenibile all’energia.
Inoltre, Tabarelli ha evidenziato che l’Italia possiede uno dei sistemi di tubazioni più efficienti al mondo, grazie a infrastrutture che permettono il trasporto di energia dall’Africa e altre regioni verso il mercato italiano. Tuttavia, ha rimarcato la necessità di investire nello sviluppo dell’idrogeno come alternativa al petrolio e ai combustibili fossili.
Benché le tecnologie relative ai biocarburanti e all’elettrificazione stiano avanzando, Tabarelli ha messo in guardia sulla necessità di generare elettricità in modo sostenibile per supportare questi sforzi. La densità energetica del petrolio, che offre 12 chilowattora per litro di benzina, rappresenta un ulteriore motivo per considerarlo una risorsa ancora irrinunciabile.
La questione del nucleare e la consapevolezza giovanile
Un altro aspetto affrontato da Tabarelli riguarda il nucleare, un’energia che continua a suscitare timori e resistenze nel pubblico. “Se non volete il nucleare, allora dovrete adattarvi a usare il cellulare solo di giorno, quando c’è il sole,” ha sottolineato, evidenziando i limiti delle fonti rinnovabili.
Durante l’incontro, un momento di tensione è stato creato da una protesta di un ambientalista, respinta immediatamente dalla sicurezza. Commentando su questo episodio, Tabarelli ha osservato che i giovani manifestano preoccupazioni reali riguardo alla transizione energetica, ma ha avvertito che i cambiamenti non sono facili né immediati.
La giornalista Sissi Bellomo del Sole 24 Ore ha enfatizzato questo stato di transizione, affermando che i veicoli elettrici potrebbero ridurre il consumo di petrolio di ben 12 milioni di barili al giorno entro il 2035, eppure ha aggiunto che la plastica, un derivato del petrolio, rimarrà una presenza significativa nella nostra vita quotidiana. Questo scenario complesso evidenzia le sfide e le opportunità che il settore energetico dovrà affrontare nei prossimi anni mentre ci si sforza di adottare pratiche più sostenibili senza compromettere la sicurezza energetica.