Il futuro della ‘Vaca Mora’: la storica locomotiva di Vicenza si prepara a un nuovo inizio

Il futuro della ‘Vaca Mora’: la storica locomotiva di Vicenza si prepara a un nuovo inizio

Il Veneto annuncia il restauro del trenino a vapore ‘Vaca Mora’, simbolo della tradizione ferroviaria, con piani per attrazioni storiche e un turismo sostenibile in vista delle Olimpiadi.
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Il futuro della ‘Vaca Mora’: la storica locomotiva di Vicenza si prepara a un nuovo inizio - Gaeta.it

La regione Veneto annuncia un restauro e un rilancio per la ‘Vaca Mora‘, il celebre trenino a vapore che ha sfrecciato per 60 anni tra la pianura vicentina e Asiago. Con il suo addio temporaneo, il governatore Luca Zaia ha confermato piani ambiziosi per riportare in vita un simbolo della tradizione ferroviaria regionale, rendendola un’attrazione storica per residenti e turisti.

Un addio temporaneo per una locomotiva storica

Il trenino a vapore, noto come ‘Vaca Mora‘, ha attraversato paesaggi incantevoli portando viaggiatori in un viaggio che evocava nostalgia e avventura. Dopo sei decenni di onorato servizio, la decisione di mandarlo in pensione ha fatto notizia, ma non si tratta di una conclusione definitiva. Luca Zaia ha voluto rassicurare il pubblico sostenendo che questo fermo sarà solo temporaneo. Le intenzioni del presidente della Regione Veneto sono chiare: il ‘Vaca Mora‘ tornerà, restaurato e pronto per un nuova vita. Il treno, che ha dimostrato di mantenere la sua efficienza nel corso degli anni, sarà sottoposto a lavori di restauro con il fine di preservare la sua storicità e il suo fascino intramontabile.

Zaia ha descritto il futuro del trenino come un’opportunità per realizzare corse storiche, paragonandolo a un ‘Orient Express veneto’. Queste corse d’amarcord non solo rappresenterebbero un viaggio nel tempo ma anche una nuova attrazione turistica per la regione, catalizzando l’interesse di coloro che desiderano rivivere l’emozione di viaggiare su un antico treno a vapore.

Progetti ambiziosi per un rilancio

Il governatore non si è limitato ai piani per il ‘Vaca Mora‘, ma ha anche parlato di progetti più estesi in occasione delle future Olimpiadi. C’è già in atto una serie di interventi sul territorio, come l’elettrificazione della tratta fino a Calalzo. Questa iniziativa apre a nuove possibilità anche per i ciclisti che desiderano esplorare il paesaggio montano. La sinergia tra ferrovia e mobilità sostenibile rappresenta un passaggio importante verso un turismo più ecologico.

Zaia ha dichiarato il suo profondo affetto per il ‘Treno delle Dolomiti‘, un altro simbolo della tradizione veneta. Con un investimento di un miliardo, ha suggerito di pianificare nuovi progetti per migliorare i collegamenti, contemplando persino l’opzione di limitare l’accesso alle auto in determinate giornate. L’idea di una navetta che colleghi i vari punti d’interesse potrebbe rendere i viaggi verso Cortina ulteriormente attrattivi e semplici.

Verso un futuro sostenibile

Il ritorno della ‘Vaca Mora‘ e le ambizioni di sviluppo ferroviario nel Veneto sono testimonianze di un impegno per il turismo e la tradizione che si sposa con le esigenze contemporanee della mobilità sostenibile. Questi progetti sono pensati non solo per promuovere l’attrattività del territorio, ma anche per salvaguardare le radici storiche che da sempre contraddistinguono la regione. La ripresa del trenino e l’investimento nelle infrastrutture ferroviarie promettono di arricchire l’offerta turistica, favorendo anche una più ampia valorizzazione del patrimonio culturale locale.

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