Il futuro di Gorizia e Nova Gorica: ambizioni per una nuova era culturale in Europa

Il futuro di Gorizia e Nova Gorica: ambizioni per una nuova era culturale in Europa

Gorizia e Nova Gorica si preparano a diventare Capitale europea della cultura 2025, puntando sulla cooperazione culturale e storica per rilanciare il prestigio e migliorare la qualità della vita nella regione.
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Il futuro di Gorizia e Nova Gorica: ambizioni per una nuova era culturale in Europa - Gaeta.it

La cooperazione tra Gorizia e Nova Gorica si appresta a vivere un momento cruciale, stimolato dall’avvicinarsi dell’anno della Capitale europea della cultura 2025. Paolo Petiziol, presidente del GECT GO , ha espresso la sua visione per un territorio che aspira a recuperare il proprio ruolo di primo piano in Europa, sulla scia del passato, quando quest’area era rinomata per la sua cultura e il suo patrimonio. Al centro dei dibattiti su questo destino emergente, si trova la profonda interconnessione storica e culturale tra le due città.

Un confronto con il passato: il ruolo storico di Gorizia e Nova Gorica

Durante un incontro organizzato dall’associazione culturale Studium Fidei presso la Camera di commercio Venezia Giulia, Petiziol ha tracciato un parallelo tra il presente e un’epoca passata in cui i cechi vantavano il più alto tasso di scolarità in Europa. Riflessioni di questo tipo evidenziano come il contesto culturale di Gorizia e Nova Gorica abbia saputo brillare nei secoli, generando una società con elevati standard di alfabetizzazione e intelligenza. Petiziol ha sottolineato che la candidatura a Capitale europea della cultura rappresenta un’opportunità irrinunciabile per rilanciare la cultura locale e recuperare il prestigio di un tempo.

La sfida consiste nel non disperdere l’eredità culturale e nell’utilizzare le risorse disponibili per migliorare la qualità della vita nella regione. Tra gli obiettivi, non solo la promozione degli eventi culturali, ma anche la creazione di una rete di collaborazione fra le realtà locali, tutte unite per affrontare le sfide contemporanee.

Cooperazione trasfrontaliera: un passo verso il futuro

Tra le iniziative promosse dal GECT GO, Petiziol ha messo in evidenza l’importanza di convegni annuali con le ‘crossborder cities’. Una strategia cruciale per stimolare una cooperazione che non si limiti ai confini amministrativi. L’obiettivo è evidenziare l’inadeguatezza di avere strutture sanitarie sovradimensionate in luoghi distinti: un mega ospedale a Sempeter affiancato a uno ugualmente grande a Gorizia è visto come una duplicazione inefficace delle risorse. Petiziol ha esortato a unirsi anche in ambito sanitario, portando le problematiche comuni direttamente all’attenzione delle istituzioni europee.

Bruxelles offre opportunità significative in termini di fondi, come quelli dell’Interreg, destinati a finanziare progetti di cooperazione. Lavorare insieme per affrontare le problematiche della salute mentale è uno dei punti focali della proposta di Petiziol, che sottolinea come le due città possano trarre vantaggio dall’aggregazione.

Fiducia nel futuro: la visione di Mons. Ettore Malnati

Mons. Ettore Malnati, teologo e presidente di Studium Fidei, ha condiviso la sua visione ottimistica sulla sinergia creatasi tra le due comunità. Malnati ha messo in risalto le opportunità di ricostruzione del rapporto tra i due popoli, nonostante le ferite storiche. Ricordando il suo passato come insegnante di Dottrina della pace a Gorizia, ha ribadito l’importanza del superamento dei nazionalismi, promuovendo una visione pacifica e cooperativa.

La storia insegna quanto sia stato difficile il percorso di riorganizzazione delle relazioni tra le comunità, eppure oggi ci sono condizioni favorevoli per dare vita a una nuova realtà. Malnati invita a riflettere su come il recupero di una identità condivisa possa costruire un percorso di rinascita culturale, stimolando un dialogo non solo tra individui, ma anche tra istituzioni e culture diverse.

La prospettiva di un futuro brillante per Gorizia e Nova Gorica, che mira a intercettare il prestigio e la ricchezza culturale del passato, si fa strada grazie all’impegno di chi crede nella potenza della collaborazione e dell’incontro.

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