Il futuro di storiche sale cinematografiche a Roma: un fondo olandese si aggiudica l'asta

Il futuro di storiche sale cinematografiche a Roma: un fondo olandese si aggiudica l’asta

Un fondo olandese acquista nove storiche sale cinematografiche a Roma per 42 milioni di euro, sollevando preoccupazioni sul futuro della cultura cinematografica nella capitale e sulla tutela del patrimonio.
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Il futuro di storiche sale cinematografiche a Roma: un fondo olandese si aggiudica l'asta - Gaeta.it

Un importante cambiamento si profila all’orizzonte nel panorama cinematografico romano. Dopo un’asta giudiziaria, un fondo olandese ha acquisito nove sale cinematografiche, alcune delle quali iconiche, per un valore di 42 milioni di euro. Questa decisione, che ha coinvolto anche storici cinema come l’Atlantic e il Reale, solleva interrogativi sul futuro della cultura cinematografica nella capitale italiana. La vendita rappresenta un’ulteriore conseguenza della crisi del settore, aggravata dalla pandemia, portando a riflessioni tra istituzioni e cittadini.

Le sale cinematografiche coinvolte nella vendita

L’asta ha visto il fondo olandese aggiudicarsi una serie di location ben situate tra il centro storico e aree prestigiose di Roma. Tra i cinema inclusi nell’acquisto vi sono il cinema di piazza Cavour, il Reale, il Royal, l’Ambassade, l’Atlantic e l’Empire, oltre a quello di Bracciano, il Virgilio. Queste sale, che una volta animavano la vita culturale della città, sono attualmente in disuso, una situazione aggravata dalla chiusura e dalla diminuzione della programmazione cinematografica causata dalla crisi economica del settore.

Il prezzo d’asta originario era fissato a quasi 32 milioni di euro, cifra che è letteralmente esplosa con il rilancio del fondo, determinato a non perdere l’opportunità di acquisire queste strutture. Molti si chiedono cosa ci si aspetti che succeda ora, con l’acquirente che non ha ancora svelato i piani per il futuro delle sale.

Le preoccupazioni per la cultura cinematografica

La vendita delle sale ha suscitato preoccupazioni tra gli enti culturali e i cittadini. Italia Nostra, un’associazione impegnata nella tutela del patrimonio culturale, ha espresso la propria preoccupazione per il cambiamento radicale che potrebbe subire il tessuto culturale della città. Da anni l’associazione sollecita il Ministero dei Beni culturali a vincolare architettonicamente alcune delle storiche sale cinematografiche, come Africa, Embassy e Maestoso, sottolineando la necessità di proteggere spazi di rilevanza storica e culturale. Resta da vedere se ci saranno sviluppi in questo senso ora che il trasferimento di proprietà è in fase di completamento.

La mancanza di intervento da parte delle istituzioni, in particolare per quanto riguarda la tutela degli edifici di piazza Cavour, è fonte di frustrazione. Il Ministero ha tempo fino al 31 gennaio per esercitare il diritto di prelazione sull’immobile, ma le domande su come reperire i fondi necessari per garantire la protezione degli edifici restano aperte.

La crisi e il futuro incerto delle sale cinematografiche a Roma

Il contesto in cui si colloca questa vendita è quello di una crisi profonda nel settore cinematografico, aggravata dalla pandemia di Covid-19, che ha portato a un aumento dei debiti per molte attività del settore. La società Eleven Finance, che gestiva le sale prima della vendita, si era trovata costretta a chiedere un concordato preventivo a causa di una situazione finanziaria insostenibile, frutto di anni di calo degli incassi e chiusure forzate.

Ora il fondo olandese ha il compito di ridare vita a queste strutture. Le aspettative da parte della comunità romana sono elevate, ma le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi determineranno se queste sale potranno tornare a essere un punto di riferimento culturale o se, al contrario, seguiranno un altro destino. Sarà dunque importante rimanere informati sugli sviluppi futuri e sull’eventuale coinvolgimento delle istituzioni nel mantenere viva la tradizione cinematografica della capitale italiana.

Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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