Villa Rodella, storica residenza del XVI secolo a Cinto Euganeo, Padova, sta per intraprendere una nuova fase della sua vita. L’immobile, che ha vissuto diverse vicissitudini, è tornato al centro dell’attenzione dopo essere stato confiscato all’ex presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, a causa di un’inchiesta legata alla corruzione nel caso Mose. Ora, grazie a una gara dell’Agenzia del Demanio, Villa Rodella avrà un nuovo gestore, che ha grandi progetti per il suo futuro.
La gara per la gestione della villa
L’Agenzia del Demanio ha recentemente bandito una gara per assegnare la gestione di Villa Rodella, un complesso che si estende su 13.600 m² e che comprende un edificio principale su tre livelli, una barchessa, una chiesetta e diversi fabbricati accessori. Due offerte sono state presentate: quella del Centro Nazionale Sportivo Fiamma, con un canone annuo proposto di 250 euro per 50 anni, e quella della Fondazione Essenziale Ets di Rovigo, che ha offerto 500 euro per 45 anni. La Fondazione Essenziale è risultata vincitrice e ha già annunciato i suoi piani per la villa. “Vogliamo semplicemente riaprire questo luogo e restituirlo alla comunità, con iniziative dedicate alla promozione culturale,” ha dichiarato Beatrice Damiani, vicepresidente della Fondazione. Nello specifico, verranno sviluppate attività legate al turismo nei colli Euganei, con l’intenzione di allestire alcune stanze dell’immobile per un servizio di bed and breakfast. Tuttavia, prima di avviare queste attività, sarà necessario affrontare significativi lavori di ripristino che richiederanno almeno 100.000 euro.
Un tuffo nella storia di Villa Rodella
La Villa, il cui nome completo è Villa Pasqualigo Pasinetti Rodella, è stata costruita nel tardo Cinquecento e ha una ricca storia alle spalle. Originariamente apparteneva alla nobiltà veneziana, alla famiglia Pasqualigo, e successivamente passò ai Pasinetti, noti patrizi della Repubblica di Venezia. I Rodella, una famiglia padovana, presero in carico la villa con importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento. Nel 1999, dopo una vendita all’asta, l’immobile fu acquistato da Giancarlo Galan, che sfortunatamente ne perse la proprietà nel 2014 a causa di procedimenti legali in corso. L’attuale stato di abbandono ha acceso i riflettori sulla villa, rendendo urgente un intervento per restituirle l’antico splendore e dare nuova vita a un luogo che ha visto secoli di storia.
Le sfide finanziarie e le condizioni della villa
Giancarlo Galan, in un’intervista recente, ha parlato delle sfide finanziarie legate alla gestione della villa. “Solo per la manutenzione, le pulizie, le bollette e il giardino, mi costavano oltre 5.000 euro al mese,” ha affermato, sottolineando la difficoltà economica nel mantenere l’immobile in buone condizioni. Prima della sua partenza, l’edificio aveva subito danni significativi: erano stati asportati componenti essenziali come WC, camini e termosifoni, causando gravi danni interni. La procura di Rovigo aveva avviato un’inchiesta per danneggiamento a carico di Galan e della moglie, ma il caso è stato successivamente archiviato, riconoscendo la loro buona fede e l’assenza di intenzionalità nel danneggiare la villa. Questo contesto di danni e costi elevati rende decisamente necessaria un’accurata pianificazione da parte del nuovo gestore, per restituire un’immagine dignitosa e funzionale a Villa Rodella.
L’affidamento della gestione di Villa Rodella alla Fondazione Essenziale Ets rappresenta un’opportunità unica per la comunità locale. Il progetto di riapertura al pubblico come centro di promozione culturale dimostra un forte impegno verso la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio, trasformando la villa da simbolo di controversie e problemi in un luogo di aggregazione, bellezza e cultura.