Le politiche di coesione europea rappresentano un’importante opportunità per il Friuli Venezia Giulia . Con un plafond di 1 miliardo e 200 milioni di euro, queste risorse sono essenziali per rafforzare i legami con le aree interne e le zone transfrontaliere. L’assessora regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha recentemente espresso il suo punto di vista durante la Conferenza delle Regioni a Roma, dove ha evidenziato la necessità di affrontare alcune criticità per una gestione più efficace di tali fondi.
L’impatto delle politiche di coesione sull’efficacia degli interventi
Barbara Zilli ha sottolineato che, negli ultimi anni, il Fvg ha beneficiato dell’applicazione di alcune normative europee. Tuttavia, ha avvertito che i controlli intermedi sull’utilizzo dei fondi hanno spesso causato ritardi nella loro piena attuazione. La gestione di questi fondi è cruciale, in quanto ritardi possono compromettere il raggiungimento degli obiettivi programmati. Questo aspetto deve essere affrontato in tempi brevi per garantire una maggiore efficienza nel loro utilizzo.
Un dato incoraggiante è che, nella programmazione precedente , la Regione ha dimostrato una capacità di spesa quasi totale, raggiungendo sostanzialmente il 100%. Questo risultato evidenzia l’impegno e la capacità del Fvg nel gestire le risorse a disposizione, ma fa anche sorgere interrogativi sulla necessità di mantenere una visione chiara e unitaria all’interno delle politiche di grande respiro europeo.
La necessità di una visione territoriale
Zilli ha espresso preoccupazione riguardo al rischio di una mancanza di uniformità nel programma europeo. Secondo l’assessora, tale fragilità potrebbe portare a una diminuzione dell’attenzione verso i territori, a discapito delle comunità locali, che spesso rappresentano il cuore pulsante delle politiche attuate. I risultati ottenuti fino ad ora hanno avuto un impatto evidente e positivo sulla vita quotidiana dei cittadini. La paura è che, senza una corretta valorizzazione delle specificità locali, il rischio di marginalizzazione aumenti, compromettendo il potenziale di crescita di aree già vulnerabili.
Non è solo una questione di distribuzione equa delle risorse; è anche una questione di strategia e visione a lungo termine. Quando le politiche di coesione non sono inserite in un quadro chiaro di obiettivi, diventa difficile per le autorità locali fare il massimo con ciò che hanno a disposizione. L’assessora ha ribadito l’importanza di stabilire finalità ben distinte per garantire un utilizzo ottimale dei fondi.
Spingere verso la crescita e il superamento delle disuguaglianze
Le politiche di coesione, se ben orientate, potrebbero fungere da leva importante per ridurre le disuguaglianze tra le diverse aree del Fvg e stimolare la crescita economica. Come ha detto Zilli, solo definendo obiettivi chiari si possono indirizzare le risorse nei punti in cui sono realmente necessarie. In questo scenario, il ruolo dell’amministrazione regionale diventa quello di facilitare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, utilizzando i fondi per costruire un futuro migliore per tutti i cittadini.
In definitiva, l’intervento dell’assessora Barbara Zilli durante la Conferenza delle Regioni mette in luce non solo l’importanza dei fondi europei, ma anche la responsabilità di un’amministrazione che deve agire con lungimiranza e determinazione per garantire che ogni euro speso contribuisca realmente al miglioramento della qualità della vita nella nostra regione.