Il gelato siciliano di Antonio Cappadonia trionfa a Parigi durante la Settimana della cucina italiana

Il gelato siciliano di Antonio Cappadonia trionfa a Parigi durante la Settimana della cucina italiana

Antonio Cappadonia, gelatiere siciliano, ha incantato Parigi con le sue granite tradizionali durante la “Semaine de la cuisine italienne”, celebrando l’eredità gastronomica di Francesco Procopio Cutò.
Il gelato siciliano di Antonio Il gelato siciliano di Antonio
Il gelato siciliano di Antonio Cappadonia trionfa a Parigi durante la Settimana della cucina italiana - Gaeta.it

Le prelibatezze di Antonio Cappadonia, gelatiere originario di Cerda, in Sicilia, hanno incantato il pubblico francese in occasione della “Semaine de la cuisine italienne dans le monde”. Questo evento si è svolto presso il Consolato Generale d’Italia a Parigi e ha rappresentato una vetrina importante per la tradizione gastronomica italiana, con un focus speciale sul gelato artigianale.

La presenza del gelatiere siciliano a Parigi

Antonio Cappadonia, fondatore di Cappadonia Gelati, ha portato in scena la tradizione delle granite siciliane, offrendo una granita al limone e una al melograno. Queste creazioni sono state preparate seguendo tecniche antiche risalenti al 1600, tipiche della Sicilia, che impiegano le neviere per ottenere una consistenza perfetta e un sapore autentico. Cappadonia ha commentato con orgoglio la sua partecipazione a questo importante evento, sottolineando l’opportunità di far conoscere l’arte della produzione di granite e sorbetti, una pratica che intreccia storia e passione.

Nel suo intervento, Cappadonia ha approfondito il legame tra le sue creazioni e il territorio siciliano, raccontando quanto sia importante per lui rievocare questa tradizione ogni terza domenica di luglio, in occasione di una celebrazione presso la neviera di Piano Principessa, situata sulle Madonie. Questo legame con le radici è un chiaro segno di come la cultura gastronomica siciliana non sia solo una questione di ricette, ma di storie e tradizioni da tramandare.

Un evento significativo con ospiti di rilievo

Durante l’evento, il Console Generale d’Italia in Francia, Jacopo Albergoni, ha accolto numerosi ospiti, tra cui figure prominenti del mondo politico e culturale francese. Tra di essi spiccava Guillaume Gomez, chef ufficiale degli ultimi quattro presidenti della Repubblica Francese e recentemente nominato Ambasciatore della cucina francese nel mondo. Gomez ha elogiato il lavoro di Cappadonia, condividendo il suo apprezzamento sui social media, contribuendo così a mettere in evidenza il valore della tradizione gastronomica italiana a livello internazionale.

Cappadonia ha anche avuto l’opportunità di raccontare la storia di Francesco Procopio Cutò, un connazionale che nel XVII secolo si trasferì a Parigi e portò con sé l’arte del gelato siciliano. Cutò non solo adattò le tecniche della sua terra, ma fondò nel 1686 il Café-Glacier “Le Procope”, riconosciuto come il primo caffè letterario del mondo, un luogo di ritrovo per filosofi e letterati, da Voltaire a Diderot.

L’eredità di Francesco Procopio Cutò

Il legame tra Cappadonia e Procopio Cutò rappresenta un fil rouge tra passato e presente. Cutò è stato un pioniere nel presentare gelati e granite ai parigini, utilizzando la neve e il sale come elementi per creare dolci surgelati, contribuendo significativamente alla popolarità del gelato in Francia. Le sue innovazioni inclusero l’introduzione di zucchero di canna per sostituire il miele e la tecnica di miscelare sale con neve, il che consentiva di preservare i sorbetti per più tempo e mantenere intatti i loro sapori.

Questo approccio innovativo ha reso il Café Le Procope un punto di riferimento nella cultura gastronomica parigina, attirando figure storiche come Napoleone Bonaparte e molti intellettuali dell’epoca. La storia di Cutò è un esempio di come l’immigrazione possa influenzare e arricchire la gastronomia di un paese, lasciando un’eredità che ancora oggi viene celebrata.

Il 24 marzo 2017, la città di Palermo ha reso omaggio a Cutò intitolando a suo nome una piazza, un gesto che sottolinea l’importanza del gelatiere nella storia della città e l’ispirazione che continua ad offrire alle nuove generazioni, incoraggiando i giovani a esplorare opportunità oltre i confini della Sicilia.

Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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