Questa mattina, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo ha svolto una visita di grande significato presso la caserma di viale dell’Oceano Indiano, sede del Nucleo Radiomobile di Roma. Questa visita è stata un momento di riflessione e commemorazione, un’opportunità per il Generale di rendere omaggio a una figura eroica, l’Appuntato Romano Radici, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1981. La cerimonia ha rappresentato non solo un tributo a una vita sacrificata per il servizio, ma anche un richiamo ai valori fondamentali dell’Arma dei Carabinieri, che il Generale Luongo ha evidenziato nel suo discorso.
Un momento di commemorazione per l’appuntato Radici
La visita del Generale Luongo è iniziata con un toccante momento di raccoglimento, dedicato alla memoria dell’Appuntato Radici. Nell’ambito della cerimonia, il Generale ha deposto un mazzo di fiori sul monumento commemorativo presente all’interno della caserma, in onore del giovane carabiniere. La cerimonia ha visto la partecipazione del Cappellano Militare Don Donato Palminteri e di Paolo, il figlio dell’Appuntato, che hanno condiviso questo momento di profondo rispetto e dolore per la perdita subita dalla famiglia e dall’intera comunità dei Carabinieri.
Il silenzio che ha seguito la deposizione dei fiori è stata una riflessione collettiva su una tragedia che ha segnato la storia dell’Arma. La commemorazione dell’Appuntato Radici non è stata soltanto un gesto simbolico, ma un momento di responsabilità per tutti i membri dell’Arma, che sono chiamati a mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno sacrificato la propria vita per garantire la sicurezza e la giustizia.
La memoria come valore fondamentale dell’arma dei carabinieri
Durante il suo intervento, il Generale Luongo ha sottolineato quanto sia cruciale mantenere vivo il ricordo delle tradizioni e dei valori che hanno forgiato l’identità dei Carabinieri negli oltre due secoli di storia. “Dobbiamo la nostra gloriosa storia, le nostre nobili tradizioni, all’ardimento, alla generosità e alla vicinanza al cittadino di coloro che ci hanno preceduto,” ha affermato. Con la sua osservazione, il Generale ha evocato gli ideali di servizio e sacrificio che caratterizzano ogni membro dell’Arma.
Questo richiamo alla memoria collettiva ha avuto una particolare risonanza tra i Carabinieri in congedo presenti alla cerimonia, molti dei quali hanno prestato servizio insieme al Generale Luongo negli anni ’80. La sua esperienza condivisa con loro ha rinsaldato il senso di comunità e di continuità che caratterizza l’Arma. Ognuno di loro incarna un tassello della lunga storia delle forze armate italiane, e il Generale ha chiarito che è essenziale trasmettere queste lezioni alle generazioni future.
L’importanza della tradizione e dell’innovazione nell’arma
La visita del Generale Luongo al Nucleo Radiomobile di Roma non è stata solo un omaggio al passato, ma anche un forte messaggio rivolto ai carabinieri del presente. Sottolineando i legami tra storia e modernità, il Generale ha incoraggiato il personale attuale a riconoscere e celebrare i valori fondanti della professione, mentre continuano ad affrontare le sfide contemporanee nel contesto di un mondo in evoluzione.
“L’Arma dei Carabinieri ha sempre saputo rinnovarsi, mantenendo saldi i suoi principi,” ha ribadito Luongo. Questo avviso è particolarmente rilevante per il Nucleo Radiomobile, noto per il suo operato di intervento tempestivo e efficiente nelle situazioni di emergenza. La capacità dell’Arma di adattarsi senza tradire le proprie radici è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e per costruire un futuro in cui i principi di giustizia e protezione continuino a prevalere.
In definitiva, la visita del Generale Luongo al Nucleo Radiomobile ha rappresentato un’importante celebrazione della storia e dei valori dell’Arma dei Carabinieri, ribadendo l’importanza di onorare il passato mentre si lavora attivamente per costruire un domani sicuro e giusto.
Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano