Il giallo della morte di Marcin Wojciechowsky: un anno dopo i colpi di pistola a Venaria

Il giallo della morte di Marcin Wojciechowsky: un anno dopo i colpi di pistola a Venaria

Un anno dopo l’omicidio di Marcin Wojciechowsky a Venaria, l’indagine si concentra su tracce biologiche sotto le unghie della vittima, con speranze di identificare il colpevole attraverso analisi del DNA.
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Il giallo della morte di Marcin Wojciechowsky: un anno dopo i colpi di pistola a Venaria - Gaeta.it

La vicenda di Marcin Wojciechowsky, il clochard polacco ucciso a Venaria con sette colpi di pistola, continua a sollevare interrogativi a un anno dalla tragica serata. L’indagine, ancora senza un colpevole, si affida ora agli esami del DNA in corso nei laboratori del RIS di Parma. Questi test, che riguardano tracce biologiche rinvenute sotto le unghie della vittima, potrebbero rivelarsi fondamentali per svelare l’arcano di un delitto che ha scosso la comunità locale e oltre.

Gli sviluppi dell’indagine e le evidenze raccolte

Nonostante gli sforzi degli inquirenti, il Reparto Operativo di Torino ha dovuto affrontare molte difficoltà nella ricerca della verità. La ricostruzione di quella fatale sera rimane fragile, costellata da pochi elementi. Un aspetto significativo è l’audio di una videocamera di sorveglianza che ha registrato i colpi di pistola che hanno posto fine alla vita di Wojciechowsky, affettuosamente chiamato “Marco” da chi lo conosceva. Questo suono straziante ha segnato un momento cruciale, ma subito dopo è calato il silenzio, un silenzio che rende ancor più inquietante l’assenza di testimonianze concrete.

Gli investigatori, sotto la direzione del procuratore Daniele Piergianni, hanno intrapreso un’analisi dettagliata dei luoghi frequentati dalla vittima. Sono state ascoltate molte persone, visionati numerosi videoclip e monitorati i percorsi abituali, compresi i tragitti della vittima sulla linea 11 degli autobus, utilizzata per raggiungere piazza Massaua. In queste esplorazioni non è emerso alcun indizio chiaro, lasciando investigatori e familiari in uno stato di crescente frustrazione.

Chi era Marcin Wojciechowsky

Wojciechowsky ha sempre vissuto ai margini. Abitava in condizioni di disagio, spesso accompagnato da una giovane donna romena. Le persone del posto lo ricordano come un uomo gentile, mai aggressivo e senza nemici. Chi lo conosceva lo descrive con affetto come una persona che si limitava a chiedere qualche spicciolo senza dare fastidio a nessuno. Questa aura di normalità intorno alla sua vita rende ancor più inspiegabile la brutalità della sua morte.

I familiari e gli amici sono rimasti sconvolti dall’evento. Le testimonianze raccolte dai conoscenti sottolineano un aspetto: Wojciechowsky non aveva mai mostrato segni di conflitto, limitandosi a una vita solitaria e tranquilla. Ciononostante, la sua esistenza è stata tragicamente spezzata e il suo omicidio ha lasciato un vuoto enorme.

Le tracce biologiche e le speranze per la risoluzione del caso

Con il passare dei mesi, pochi progressi sono stati fatti per identificare l’assassino. Gli oggetti rinvenuti nel capanno in cui la vittima è stata trovata non hanno fornito elementi significativi, in quanto le testimonianze raccolte intorno a numeri di telefono e contatti si sono rivelate inconcludenti. Molti rispondevano con “non lo sentiamo da un po’”, lasciando gli inquirenti a cercare nuove strade.

La nuova speranza si poggia sulle analisi del DNA. Le tracce biologiche diffuse sotto le unghie di Wojciechowsky potrebbero fornire informazioni vitali su chi fosse l’assalitore. Le attese su questo fronte sono elevate, con l’auspicio che i risultati non solo individuino l’autore del crimine, ma anche chiariscano il motivo di un omicidio così inspiegabile e violento. Un caso di omicidio che, se risolto, potrebbe ripristinare un senso di giustizia per una vita perduta e per una comunità scossa dall’evento.

Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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