Il Godenza di Noelia Ricci festeggia dieci anni di successi con un'etichetta speciale

Il Godenza di Noelia Ricci festeggia dieci anni di successi con un’etichetta speciale

Il Godenza di Noelia Ricci celebra dieci anni di successi con un’etichetta commemorativa, evidenziando l’importanza della viticoltura romagnola e il legame con tradizioni familiari e biodiversità.
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Il Godenza di Noelia Ricci festeggia dieci anni di successi con un'etichetta speciale - Gaeta.it

Il Godenza, l’iconico Sangiovese di Noelia Ricci, celebra il suo decimo anniversario con un evento altamente significativo, segnando un traguardo importante nella crescita e valorizzazione della viticoltura romagnola. Questa celebrazione non rappresenta solo la longevità del vino, ma anche un’affermazione del territorio e delle tradizioni vitivinicole locali. Marco Cirese e Alice Gargiullo, i produttori della cantina con sede a Predappio, hanno deciso di rendere omaggio a questo anniversario con un’etichetta speciale.

L’etichetta commemorativa e la sua creazione

Per quest’occasione, Cirese e Gargiullo hanno collaborato con l’artista Gianni Politi, il quale ha creato un design che arricchisce l’aspetto del vino, attorniando l’iconica scimmia di colore e creatività. L’etichetta, presentata in una degustazione a Roma, è stata un vero e proprio connubio tra musica, arti visive e esperienze gastronomiche. Questo evento ha rappresentato la prima di una serie di manifestazioni che si propongono di raccontare la storia del Godenza e la sua evoluzione nel corso di un decennio.

La gamma di vini offerta dalla cantina racchiude nella sua essenza l’impegno per una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, un fattore che ha caratterizzato il lavoro di Cirese e Gargiullo sin dall’inizio. La scelta di festeggiare attraverso un’etichetta artistica evidenzia non solo la qualità del vino, ma anche la passione e l’innovazione che guidano quest’azienda.

L’importanza della biodiversità nella coltivazione della vigna

Marco Cirese ha voluto sottolineare l’importanza della biodiversità per il benessere delle vigne, dichiarando che una vigna prospera necessita di un ecosistema equilibrato per svilupparsi al meglio. La cantina è immersa in un contesto ricco di biodiversità, con la presenza di boschi, ulivi e terreni seminativi. Cirese ha raccontato di aver rinvenuto un archivio di Scienze Naturali dell’Ottocento, il quale presenta illustrazioni che catturano la bellezza della natura con una precisione quasi fotografica. Ogni etichetta della cantina, includendo quella del Godenza, narra una storia e riflette il legame con il territorio, come nel caso della balena, simbolo di un mare che un tempo ricopriva le terre romagnole.

Le radici familiari e il futuro del Godenza

L’origine della cantina è strettamente legata alla storia familiare di Marco Cirese. Il produttore ha rivelato che il nome “Noelia Ricci” è un tributo a sua nonna, che ha intrapreso l’avventura di costruire la cantina a sessant’anni, dimostrando un forte impegno e visione per il futuro. Nei primi anni ’90, con il sostegno del nonno, sono riusciti a dare vita a un’azienda in una zona del tutto sconosciuta per la viticoltura romagnola. Questo approccio visionario ha permesso loro di investire in un progetto a lungo termine.

Dopo aver lasciato un impiego nella comunicazione a Bruxelles nel 2008, Cirese ha deciso di dedicarsi alla cantina familiare, esplorando nuove modalità di espressione attraverso i vini tipici della regione. Ha scelto di puntare su varietà locali come il Trebbiano, in luogo di più comuni scelte come lo Chardonnay. La creazione del vino “Bro” ha un significato particolare, essendo dedicato a suo fratello maggiore, un appassionato di vini bianchi che contribuiva attivamente all’azienda. Oggi, a distanza di dieci anni, il Godenza si presenta con un Sangiovese caratterizzato da un colore chiaro, capace di esprimere a pieno il profumo del frutto.

Nel corso di questa prima decade, il Godenza ha dimostrato il suo valore, diventando un simbolo della tradizione vitivinicola romagnola, rimanendo fedele alle sue radici e progettando un futuro ricco di nuove scoperte e successi.

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