Il governo avvia l'attuazione del decreto Caivano: un passo importante per i migranti a San Ferdinando

Il governo avvia l’attuazione del decreto Caivano: un passo importante per i migranti a San Ferdinando

Il decreto Caivano avvia lo smantellamento della baraccopoli a San Ferdinando, promuovendo diritti e opportunità per i migranti attraverso la creazione di una fattoria solidale per l’integrazione.
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Il governo avvia l'attuazione del decreto Caivano: un passo importante per i migranti a San Ferdinando - Gaeta.it

Il decreto Caivano rappresenta un cambiamento significativo per la comunità di San Ferdinando, un comune in provincia di Reggio Calabria. Grazie all’impegno del governo, si avvia il processo di smantellamento della baraccopoli che accoglie centinaia di migranti attualmente impegnati in attività agricole. Il sindaco Luca Gaetano condivide la sua soddisfazione per i progressi compiuti e per le misure previste, mirate a garantire diritti e opportunità ai lavoratori migranti.

Prospettive di smantellamento della baraccopoli

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha rilasciato dichiarazioni all’ANSA per sottolineare il lavoro avviato dal governo italiano per attuare il decreto Caivano. Secondo Gaetano, l’importanza di questo provvedimento non risiede solamente nell’aspetto dello smantellamento di una baraccopoli, ma anche nella volontà di creare un ambiente più sicuro e dignitoso per i migranti che vivono e lavorano nella sua comunità. Questo processo è visto come un’opportunità per ristrutturare le condizioni abitative e lavorative di quelli che contribuiscono all’agricoltura locale.

Il sindaco ha evidenziato come le baraccopoli possano rappresentare non solo un problema di ordine pubblico ma anche un riflesso delle difficoltà che affrontano i lavoratori migranti nel settore agricolo. La rimozione di queste strutture precarie permette di spostarsi verso soluzioni più stabili e dignitose, creando nuovi spazi per l’integrazione e la sicurezza nella comunità.

Incontri e collaborazioni per realizzare il progetto

I risultati ottenuti fino ad oggi non sono frutto del caso, ma sono il risultato di un intenso lavoro di collaborazione. Grazie all’impegno condiviso delle varie autorità competenti, si sono già svolti due incontri significativi a Palazzo Chigi nell’arco di soli due mesi dall’emanazione del decreto. Gaetano ha manifestato la sua apprezzamento per il dialogo fruttuoso instaurato con la struttura commissariale e il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano.

Questi incontri hanno consentito di definire le schede di intervento necessarie per attuare le azioni previste dal decreto. Il coinvolgimento attivo della Prefettura di Reggio Calabria e della Regione Calabria è stato fondamentale. Infatti, il supporto e la collaborazione di enti locali e nazionali hanno gettato le basi per la realizzazione di interventi che potrebbero cambiare radicalmente la vita dei migranti nella regione.

La fattoria solidale: un progetto per l’integrazione

Un passaggio chiave previsto dal decreto Caivano è la realizzazione della “fattoria solidale”, che sorgerà lungo la strada provinciale tra Rosarno e San Ferdinando. Questo progetto mira a fornire ai migranti stagionali alloggi dignitosi, con la prospettiva di un’occupazione sicura e formativa. In questa fattoria, gestita da una cooperativa agricola sociale di comprovata esperienza, gli immigrati potranno integrarsi nel tessuto lavorativo locale, ricevendo anche opportunità di autoimpiego.

La fattoria solidale non si limiterà a rispondere a esigenze abitative, ma avrà anche una dimensione educativa. Attraverso la formazione, i migranti potranno acquisire competenze che consentiranno loro di migliorare le proprie condizioni di vita. Il progetto si pone come esempio di gestione sostenibile, che beneficia non solo i migranti, ma anche la comunità locale, grazie alla creazione di un legame tra lavoro legale e agricoltura etica.

Il futuro della comunità di San Ferdinando sembra promettente, grazie all’impegno politico e all’azione collettiva per assicurare dignità e opportunità a chi contribuisce alla crescita della regione.

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