Il lago di Ledro riacquista la sua bellezza naturale grazie a interventi ecologici efficaci

Il lago di Ledro riacquista la sua bellezza naturale grazie a interventi ecologici efficaci

Il lago di Ledro mostra segni di recupero dopo anni di fioritura algale, grazie a interventi ecologici mirati e monitoraggio della qualità dell’acqua, riducendo significativamente la proliferazione dell’alga Planktothrix rubescens.
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Il lago di Ledro riacquista la sua bellezza naturale grazie a interventi ecologici efficaci - Gaeta.it

Il lago di Ledro, storicamente noto per le sue acque cristalline, ha recentemente mostrato segni di recupero dopo aver affrontato un grave problema di fioritura algale. Questo fenomeno, che ha raggiunto il culmine nel 2009, era legato alla proliferazione dell’alga planctonica Planktothrix rubescens, che minacciava l’ecosistema acquatico locale. Il sovraccarico di nutrienti, in particolare di fosforo, causato anche dallo scarico di acque reflue e dall’agricoltura intensiva, ha portato a una diminuzione dell’ossigeno nell’acqua, colpendo la vita degli zooplancton e preoccupando gli esperti di ambiente. Fatto interessante è che il lago di Ledro, spesso comparato al lago di Tovel per la sua bellezza, si è trovato in una situazione critica a causa di indicatori di eutrofizzazione.

Cause dell’eutrofizzazione del lago

Analisi approfondite hanno rivelato che il problema della fioritura dell’alga era direttamente riconducibile allo scarico del depuratore di Pieve di Ledro e al dilavamento, causato dalla pioggia, dei pascoli in cui venivano distribuiti i liquami zootecnici. Questa condizione ha comportato un accumulo di materiale organico e inorganico nell’acqua, contribuendo a un ambiente favorevole alla proliferazione della Planktothrix rubescens. Le tensioni ecologiche in gioco richiedevano misure urgenti per ripristinare la salute dell’ecosistema lacustre. Monitorare le fonti di nutrienti in eccesso è quindi diventato cruciale per limitare nuove fioriture algali.

Le stesse condizioni non erano nuove per altre aree, ma nel caso di Ledro, la situazione era percepita come preoccupante. Diversamente dal lago di Tovel — reso famoso dalla presenza di un altro organismo unicellulare, il Glenodium Sanguineum — il lago di Ledro ha dovuto affrontare sfide ambientali più gravi. Altresì, la flora ipereutrofica, segno di un eccessivo nutrimento, minacciava di compromettere gli habitat naturali, rendendo necessaria una gestione oculata.

Interventi ecologici implementati

Per arginare questo problema, il focus primario è stato sulla riduzione dei nutrienti, in particolare del fosforo, che è essenziale per il ciclo vitale delle alghe. A partire dal 2014, sono stati avviati interventi mirati, che includevano miglioramenti per il depuratore e pratiche più sostenibili per la distribuzione dei liquami. Una di queste strategie ha portato al trasferimento di parte dei liquami da pascoli vicino al lago alla piana di Storo, riducendo ulteriormente il carico nutrizionale che finiva nel bacino.

Le attività di monitoraggio hanno svolto un ruolo fondamentale nel valutare il successo di queste misure. I risultati tangibili degli sforzi di recupero sono stati evidenti nei dati raccolti dalla Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente . Dal novembre 2023, è stato registrato un abbattimento significativo del biovolume della Planktothrix rubescens, che è diminuito dell’81%. Per contestualizzare meglio il cambiamento, è importante osservare come il valore medio di biovolume sia sceso da 1.352 mm3/m3 a 252 mm3/m3, segnando un notevole miglioramento della situazione.

Monitoraggio della qualità dell’acqua

Il monitoraggio della qualità dell’acqua del lago di Ledro ha assunto un’importanza cruciale nel sistema di gestione di questo ecosistema. È noto che per contenere la proliferazione dell’alga, il livello di fosforo totale deve rimanere sotto i 10 mg/L. Negli ultimi tre anni, i livelli nel lago si sono attestati tra 12 e 13 mg/L, con un costante progresso verso il valore desiderato. Questo andamento evidenzia come l’intervento umano possa, quando ben progettato e applicato, portare a miglioramenti significativi e sostenibili, anche in contesti complessi come quello del lago.

Proseguire nel monitoraggio e nell’applicazione di buone pratiche agricole è essenziale per garantire che il lago possa rimanere un ecosistema sano e sostenibile. Le iniziative in corso, unite alla sensibilizzazione della comunità locale e al coinvolgimento degli agricoltori, rappresentano un modello da seguire per altre aree che affrontano sfide simili.

Il lago di Ledro, in questo contesto, si erge a simbolo di resilienza ambientale, dimostrando come l’unione di sforzi pubblici e privati possa guidare verso un futuro più verde e più sano.

Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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