Il legame tra Abruzzo e Molise: l'associazionismo che supera i confini regionali

Il legame tra Abruzzo e Molise: l’associazionismo che supera i confini regionali

L’associazionismo tra Abruzzo e Molise, nato dopo la divisione del 1963, si è evoluto in una rete di supporto culturale ed economico, promuovendo iniziative comuni e rafforzando l’identità regionale.
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Il legame tra Abruzzo e Molise: l'associazionismo che supera i confini regionali - Gaeta.it

La divisione tra Abruzzo e Molise del 1963 ha lasciato un’impronta profonda, ma l’associazionismo tra i molisani e gli abruzzesi non solo è sopravvissuto, ma si è evoluto nel tempo. Da quella data, i legami tra i due gruppi – sia in patria che all’estero – hanno continuato a fiorire, creando una rete di sostegno e collaborazione che oggi si manifesta in molteplici iniziative. Dal secondo dopoguerra, la creazione di associazioni culturali e sociali ha permesso a queste comunità di mantenere vive le tradizioni, i valori e l’identità, contribuendo a un senso di appartenenza nonostante le divisioni amministrative.

Il contesto storico dell’emigrazione e le associazioni

L’emigrazione ha avuto un ruolo cruciale nella storia contemporanea di entrambe le regioni. Negli anni del dopoguerra, sempre più abruzzesi e molisani si sono trasferiti all’estero in cerca di opportunità. Lontano dalla propria terra natale, hanno sentito la necessità di ritrovare forme di aggregazione che li unissero, creando associazioni e gruppi per mantenere vive le relazioni sociali e culturali. Queste realtà hanno consentito di rafforzare i legami tra le persone di origine abruzzese e molisana, offrendo supporto e creando spazi per la celebrazione delle tradizioni locali, dalle feste religiose alle manifestazioni gastronomiche. Una delle ultime manifestazioni di questo spirito è rappresentata dai gala organizzati negli Stati Uniti nel 2027 dalla National Italian American Foundation, che coinvolgeranno insieme Abruzzo e Molise.

L’evoluzione dell’associazionismo fino ai giorni nostri

Oggi, l’associazionismo tra abruzzesi e molisani va oltre le semplici forme di aggregazione tradizionali. Antonio Bini, direttore editoriale di ‘Abruzzo nel mondo’, evidenzia come nuovi fenomeni di aggregazione abbiano preso piede, comprendendo professionisti, imprese e iniziative sportive. Questi gruppi non solo rafforzano l’identità culturale, ma offrono anche opportunità economiche e sociali, promuovendo il supporto reciproco tra i membri. L’aumento delle collaborazioni tra diverse realtà ha generato un ambiente in cui le persone possono lavorare insieme su progetti comuni, contribuendo così alla crescita locale e all’integrazione di più comunità.

Riflessioni su nuovi modelli di aggregazione

Bini si sofferma sull’idea di un ritorno a un modello di cooperazione simile a quello esistente prima del distacco del ’63. Nonostante la creazione di nuovi confini amministrativi, l’emergere di forme di sussidiarietà orizzontale è indicativo della volontà di ricostruire relazioni e sinergie. Progetti ambiziosi come l’idea del ‘Molisannio‘, proposta da figure politiche locali, cercano di stimolare dialoghi riguardo possibili aggregazioni tra le province di Molise, Puglia e Campania. Tuttavia, il requisito di un milione di abitanti, previsto dalla Costituzione, pone interrogativi sull’effettiva realizzabilità di tali progetti.

Temi attuali: il referendum per l’unione con l’Abruzzo

In un contesto di crescente instabilità dei servizi pubblici, il Comitato di Isernia ha avviato una proposta referendaria per unire la provincia pentra all’Abruzzo. Questa iniziativa rappresenta una risposta a delle reali necessità sentite dalla popolazione locale, che chiede riforme per migliorare le condizioni di vita e garantire servizi adeguati. La partecipazione dei residenti e la loro volontà di unirsi alla regione vicino rappresentano un passaggio significativo e potrebbero portare a più ampie discussioni su identità regionale e governance.

Le relazioni tra Abruzzo e Molise continuano a mantenere viva una fiamma di cooperazione e unità, evidenziando la capacità delle comunità locali di adattarsi e cercare nuova sinergia, nonostante le sfide e le divisioni storiche.

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