La storica figura di Alberto da Giussano, condottiero del XII secolo, diventa ufficialmente il marchio di rappresentanza di Matteo Salvini, leader della Lega. Dopo quasi sei anni dall’inizio del processo di registrazione, l’Ufficio brevetti e marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato il logo legato alla figura del condottiero, simbolo del passato glorioso e delle tradizioni lombarde che, dai tempi di Umberto Bossi, hanno caratterizzato l’identità della Lega Nord.
Il percorso di registrazione del logo
La registrazione del logo di Alberto da Giussano è stata ufficializzata il 9 gennaio. Questo è il risultato di una richiesta presentata da Matteo Salvini il 15 giugno 2018. Insieme a questa, erano state depositate anche domande per la registrazione di ulteriori marchi, tra cui quello della ‘Lega Salvini premier’ e un logo che include solo la scritta ‘Lega’, accompagnata dall’immagine del condottiero lombardo. L’approvazione della registrazione è stata un passo importante nella strategia di Salvini, che mira a rafforzare l’immagine del partito attraverso simboli storici e identitari.
L’avvocato Andrea Valente Cioncoloni, che ha seguito la pratica per conto di Salvini, ha confermato che il leader della Lega è ora il legittimo titolare del logo. L’iter burocratico ha richiesto un lungo lasso di tempo, caratterizzato da diverse fasi di esame e richieste di approfondimento da parte dell’ufficio competente. Cioncoloni, che ha gestito la situazione con un approccio professionale, ha spiegato che, sebbene ci siano stati ritardi, tutti i rilievi da parte del Ministero sono stati superati con successo.
La descrizione del logo di Alberto da Giussano
Il logo registrato rappresenta Alberto da Giussano con la spada sguainata, rivolta verso l’alto, e uno scudo nell’altra mano. Sullo scudo è presente il disegno del “Leone di San Marco”, a sottolineare un forte legame con l’identità e le tradizioni regionali. I colori scelti per il logo risultano nel blu e nel bianco, che si trovano su uno sfondo bianco, tutti inseriti in un cerchio blu. Questa rappresentazione non è solo un richiamo alla figura storica di Giussano, ma anche una strategia di branding rivolta a evocare un certo patriottismo tra gli elettori.
La registrazione del marchio avviene nelle categorie di Nizza 36, 41 e 45, una suddivisione che copre vari aspetti della comunicazione politica, della formazione e delle attività di intrattenimento legate al partito. Il fatto che Salvini abbia scelto di focalizzarsi su simboli storici per rappresentare la Lega dimostra la volontà di mantenere un legame con il passato, mirando a rinnovare e rinvigorire l’immagine del partito sul territorio nazionale.
Le reazioni del partito e le future strategie
Nei giorni successivi alla registrazione del marchio, la Lega ha respinto alcune voci che suggerivano possibili modifiche al simbolo in vista del prossimo congresso. Attraverso una nota ufficiale, il partito ha ribadito che non ci sono intenzioni di cambiare il nome o l’identità visiva del partito. I temi centrali dell’annunciato congresso si concentreranno sulla crescita del partito e sull’affrontare le sfide nazionali e internazionali attuali, senza arretrare rispetto al passato.
Le affermazioni del partito mirano a rassicurare la base e i follower della Lega sul fatto che l’identità storica di Alberto da Giussano resterà un faro per le future iniziative politiche. La curiosità attorno al futuro utilizzo di questo logo, insieme alla crescita del partito, continua a catturare l’attenzione dei media e degli elettori, rendendo evidente come la storia possa motivare e ispirare le politiche contemporanee.
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina