Nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, il rinomato chef Gegè Mangano ha recentemente guidato una lezione per il progetto Erasmus+ “Food Ethics for Future Farming and Restaurant Leaders”. L’incontro ha avuto l’obiettivo di tramandare le tradizioni culinarie e sensibilizzare i partecipanti sull’importanza di una cucina che esprima il legame con il territorio. Attraverso l’uso consapevole di ingredienti locali, Mangano ha dimostrato come il tempo, la tradizione e il territorio possano confluire in un’esperienza gastronomica autentica.
Gegè Mangano: un ambasciatore della cucina pugliese
Gegè Mangano è un nome di spicco nella gastronomia pugliese, conosciuto per il suo ristorante Li Jalantuùmene a Monte Sant’Angelo. Membro dell’associazione “Ambasciatori del Gusto” e della “Chef del Mediterraneo”, lo chef si è sempre distinto per le sue esperienze didattiche e per l’approccio innovativo alla cucina tradizionale. A conferma di ciò, ha tenuto lezioni anche presso importanti istituti, come la Bocconi di Milano, dove ha condiviso la sua passione culinaria con una nuova generazione di talenti.
Definendosi un “autodidatta“, Mangano ha dedicato la sua vita alla gastronomia, spingendosi costantemente alla ricerca di nuovi polmoni di creatività e innovazione all’interno della cucina pugliese. La sua filosofia si basa su un profondo rispetto per gli ingredienti locali, integrando tradizione e modernità in un perfetto equilibrio. La valorizzazione dei prodotti autoctoni è quindi al centro del suo operato, armato dell’intento di conservare e divulgare i saperi gastronomici della sua terra.
La lezione di cucina: una sinfonia di sapori locali
Durante la lezione, Gegè Mangano ha raccontato la storia della cucina garganica, un viaggio attraverso sapori e ingredienti che caratterizzano la tradizione culinaria della zona. Utilizzando legumi, erbe spontanee e pane, lo chef ha illustrato come questi ingredienti non solo rappresentino il patrimonio gastronomico locale, ma anche un modo per connettere le persone con la loro terra.
Particolarmente affascinante è stato il suo approccio all’utilizzo dell’olio extravergine di oliva, che ha descritto come “l’oro di Puglia“. Mangano ha evidenziato come questo ingrediente essenziale possa arricchire ogni piatto, portando con sé il profumo e il sapore del territorio. Attraverso preparazioni come le orecchiette di grano arso con mugnoli e le fave con cicoria, ha dimostrato come la cucina possa essere storia e contemporaneità, un ponte tra passato e futuro.
Una parte significativa della sua lezione è stata dedicata anche ai dolci tradizionali, come le Ostie Ripiene di Monte Sant’Angelo. Raccontando la storia di questi piatti, ha coinvolto i partecipanti, stimolando la loro curiosità e interesse per la gastronomia pugliese. Con gesti esperti e passione, Mangano ha reso palpabile l’amore per la cucina, sottolineando come la dieta mediterranea non sia solo un insieme di ingredienti, ma sia uno stile di vita che onora il territorio.
Un progetto etico per la valorizzazione del cibo locale
La lezione dello chef si inserisce all’interno del progetto “The Renaissance of Local Food through Ethical Online Marketing for Seniors“, che mira a dare risalto alle tradizioni culinarie di aree meno conosciute. Il progetto coinvolge diversi paesi, tra cui Turchia, Danimarca e Italia, e culminerà in un documentario per l’Unione Europea. Mangano, nel suo ruolo di educatore e promotore dei valori culinari del suo territorio, ha fornito spunti e riflessioni che saranno portati avanti anche nei prossimi step del progetto.
La capofila del progetto è la New Arctic Kitchen, una ONG danese specializzata nella documentazione delle cucine artiche, portando così una visione globale alla valorizzazione della tradizione gastronomica. In Italia, il partner Igor Vitale International si occupa di garantire che gli elevati standard qualitativi delle preparazioni siano rispettati. Questo approccio mira a rafforzare l’identità culinaria italiana, riconoscendo ed enfatizzando l’unicità di ogni prodotto locale come parte integrante della cultura gastronomica del “Made in Italy“.
Con iniziative come queste, chef come Gegè Mangano non solo conservano, ma celebrano la ricchezza delle tradizioni culinarie, assicurando che le generazioni future sappiano apprezzare e valorizzare le eccellenze gastronomiche del proprio territorio.
Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano