Il mei di genova celebra guillermo stábile, simbolo del legame fra calcio e migrazione

Il mei di genova celebra guillermo stábile, simbolo del legame fra calcio e migrazione

Il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova celebra Guillermo Stábile, leggenda del calcio argentino e simbolo di integrazione culturale, con un evento speciale il 1° marzo.
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Il mei di genova celebra guillermo stábile, simbolo del legame fra calcio e migrazione - Gaeta.it

Il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova avvia il mese di marzo con un evento in onore di Guillermo Stábile, una leggenda del calcio argentino e primo capocannoniere nella storia dei Mondiali, che incarna il profondo legame tra sport e migrazione. Questo evento speciale, che si svolgerà il 1° marzo, intende esplorare la vita e la carriera di Stábile, l’origine italiana della sua famiglia e il suo impatto nel mondo del calcio.

Guillermo stábile: la carriera che ha segnato un’epoca

Nato a Buenos Aires nel 1905, Guillermo Stábile ha lasciato un’impronta duratura nel calcio mondiale. Nel 1930, con la nascita della prima edizione della Coppa del Mondo, Stábile si è distaccato come un talento straordinario; infatti, è stato il capocannoniere di quel torneo, segnando otto gol. La prima tappa della sua carriera in Italia si è concretizzata quando ha firmato per il Genoa CFC. Qui, la sua abilità è stata subito evidente, contribuendo a elevare il livello del calcio italiano e rendendolo un campione del mondo. La carriera di Stábile non si è limitata solo al suo ruolo di calciatore. Molto presto, ha anche intrapreso la carriera di allenatore, portando la sua esperienza e il suo amore per il gioco in diversi club, espandendo in questo modo l’influenza del calcio sudamericano in Europa.

Il suo passaggio dall’Argentina all’Italia rappresenta non solo un cambiamento professionale, ma anche personale; Stábile ha fatto da ponte fra due culture, unendo il mondo del calcio argentino con quello europeo, dimostrando come lo sport possa avvicinare le persone al di là delle frontiere geografiche. La sua storia è particolarmente rilevante in questo contesto, poiché rappresenta uno degli innumerevoli percorsi intrapresi dagli emigranti italiani, che hanno cercato fortuna in terre lontane, portando con sé il loro bagaglio culturale e sportivo.

L’evento al mei: un omaggio alle radici

L’incontro del 1° marzo al Mei avrà come protagonista il nipote di Stábile, Guillermo Luis Barreira, il quale ripercorrerà le orme del nonno attraverso un percorso che includerà diverse città europee. Tra queste, Nervi, il paese di origine di sua madre Yolanda, sarà una tappa significativa. Durante l’evento, che inizierà alle 11:30 nella Sala Conferenze del Mei, si discuterà non solo della carriera di Stábile, ma anche dell’importanza dello sport nella costruzione di identità transnazionali.

La presenza di numerosi ospiti illustri, come il governatore della Liguria Marco Bucci e il reggente della Fondazione Genoa 1893 Eugenio Segalerba, arricchirà ulteriormente questo momento di celebrazione. Interverranno esperti storici del calcio, come Massimo Prati, insieme a personaggi che hanno seguito da vicino l’evoluzione del calcio in Italia. Saranno affrontati temi rilevanti, fra cui il ruolo del calcio come strumento di integrazione e come esso veicola legami tra culture diverse. Stábile, con il suo esempio di vita e carriera, offrirà spunti per riflessioni importanti su come lo sport possa unire persone di origini diverse sotto una comune passione.

Il futuro del mei e il progetto “il civico delle radici”

Oltre all’evento dedicato a Guillermo Stábile, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana continuerà il suo impegno nella valorizzazione della storia degli sportivi italiani emigrati e delle loro famiglie. A questo scopo, il Mei presenterà la seconda clip del progetto “Il civico delle radici”, rinnovando l’attenzione sui personaggi che hanno aiutato a raccontare il percorso di emigrazione e integrazione italiana. La figura di Stábile sarà il fulcro di questa nuova iniziativa, che mira a evocare storie di sfide, successi e l’impatto duraturo che gli emigranti italiani hanno avuto nello sport e nella cultura dei paesi ospitanti.

Questa celebrazione di Guillermo Stábile non è solo una commemorazione di un grande calciatore, ma rappresenta un atto di riconoscimento verso la storia comune degli italiani all’estero, il cui contributo ha contribuito a dare forma alla ricca trama culturale e sportiva delle nazioni che li hanno accolti, dimostrando come le esperienze individuali possano avere un risvolto collettivo profondo.

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