Mirna Mastronardi, madre della giovane Dea, che si è tolta la vita lo scorso 4 ottobre a Pisticci, ha condiviso un toccante messaggio su Facebook. Nel post, corredato da una foto con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Mastronardi ha espresso riconoscenza per il supporto ricevuto. Con un significato profondo e carico di emozione, ha affermato che solo una donna con un grande cuore avrebbe potuto abbracciarla come ha fatto Meloni. La madre ha proposto una battaglia comune per onorare il ricordo di sua figlia.
La storia di Dea e il contesto sociale
La storia di Dea, una ragazza di appena 15 anni, ha scosso la comunità di Pisticci e oltre. Il suicidio, avvenuto in un periodo caratterizzato da un crescente utilizzo dei social network, ha sollevato interrogativi su vari aspetti della vita giovanile contemporanea. Mastronardi, ricordando la figlia, ha chiarito che la sua morte è avvenuta per motivazioni che la famiglia stessa trova difficili da comprendere. In un momento in cui le piattaforme digitali possono influire pesantemente sul benessere psicologico dei più giovani, è fondamentale esplorare l’impatto che l’uso non corretto dei social può avere sulla salute mentale.
La telefonata significativa con Giorgia Meloni
Un altro episodio significativo nella vicenda è la telefonata che Mastronardi ha ricevuto da Meloni il 25 marzo. In quell’occasione, la madre aveva precedentemente inviato una lettera alla premier in vista della Giornata Internazionale della Donna. Nella missiva, ha condiviso la storia tragica della figlia e ha messo in luce il problema dei social, che possono talvolta sembrare un’arma a doppio taglio per i giovani. La reazione di Meloni non è stata solo di tipo formale; ha deciso di rispondere a questa iniziativa con calore umano, sottolineando l’importanza di affrontare il tema del benessere giovanile.
Il desiderio di un cambiamento
Grazie all’attenzione mediatica generata dalla tragedia di Dea, Mastronardi spera che la sua battaglia possa accendere una luce su problemi più ampi che riguardano le nuove generazioni. Il suo messaggio non è rivolto solo a Meloni, ma si estende a tutte le istituzioni e alla società civile. La lotta per la salute mentale e il supporto ai giovani è un campo in cui c’è ancora molto da fare. Mastronardi invita tutti a unirsi per promuovere un dialogo aperto e costruttivo, affinché storie come quella di Dea non si ripetano più.
La memoria di Dea e il futuro
Il desiderio di Mastronardi di preservare la memoria della figlia va oltre il dolore privato; rappresenta un invito all’azione. Iniziative come quella che propone non solo commemorano una vita, ma promuovono consapevolezza e cambiamento. In un contesto dove il tema del benessere giovanile è sempre più rilevante, il messaggio di una madre che si batte per il ricordo di Dea suona come un forte richiamo a responsabilizzarsi e a costruire un futuro più attento e solidale nei confronti delle giovani generazioni.