Il concorso nazionale “Grandi Mieli d’Italia – Premio Giulio Piana”, tenutosi a Castel San Pietro Terme , ha messo in luce eccellenze apistiche provenienti da tutto il paese. In questa storica rassegna, giunta alla sua 44a edizione, la giuria ha assegnato un riconoscimento speciale al miele di coriandolo dell’Apicoltura Luca Finocchio di Tornareccio . Con oltre 1.200 mieli in concorso, quest’anno ha segnato un record assoluto di premi, dimostrando così l’alta qualità della produzione italiana.
Il trionfo dell’apicoltura Luca Finocchio
Un successo senza precedenti
L’Apicoltura Luca Finocchio ha raggiunto un traguardo notevole, conquistando nove riconoscimenti e totalizzando ben 14 gocce d’oro. Tra questi, spiccano le “Tre gocce d’oro” per il miele di coriandolo, che si è così affermato come il “Miglior miele d’Italia” per il 2024. Questo straordinario risultato non è solo un vanto per l’azienda abruzzese, ma rappresenta un importante tributo alla tradizione apistica italiana.
L’assegnazione delle gocce d’oro si è svolta durante una cerimonia affollata il 15 settembre, in piazza XX settembre, una cornice storica che ha visto protagonisti tanti appassionati e professionisti del settore. Il prestigioso concorso ha visto la partecipazione di una giuria esperta nel campo dell’analisi sensoriale del miele, la quale ha valutato i prodotti in base a requisiti molto severi, garantendo così un riconoscimento di eccellenza.
L’analisi sensoriale e le gocce d’oro
La giuria, formata da specialisti, si è occupata di esaminare attentamente gli aspetti organolettici del miele. È stata un’accurata valutazione quella che ha portato alla distribuzione di così tanti premi. Oltre al miele di coriandolo di Tornareccio, altri mieli hanno ricevuto riconoscimenti significativi: “Due gocce d’oro” ciascuno sono state assegnate ai mieli di coriandolo prodotti a San Buono e Palata, mentre una goccia d’oro è stata data ai mieli di arancio, clementina e girasole. Anche il Millefiori Montagne d’Abruzzo, prodotto a Pescocostanzo, ha brillato con tre valutazioni distinte, confermando ulteriormente la qualità della produzione abruzzese.
L’importanza della qualità e della tradizione
Un investimento in ricerca e sviluppo
Luca Finocchio, titolare dell’azienda, ha sottolineato come l’investimento nel miele di coriandolo abbia iniziato a dare frutti significativi. Negli ultimi anni, l’azienda ha puntato fortemente su questo prodotto, al punto da diventare un punto di riferimento nel settore. “Il miele di coriandolo è divenuto una produzione consolidata e molto apprezzata dai consumatori”, ha dichiarato Finocchio, evidenziando come il successo arrivi anche grazie alla crescente attenzione da parte di esperti e appassionati.
Questa valorizzazione della qualità non è un caso isolato. L’attenzione verso le tradizioni locali, unita alla ricerca di metodi produttivi sostenibili, ha permesso di elevare la qualità dei prodotti offerti al mercato. Oggi, il miele di coriandolo non è solo un prodotto da tavola, ma un simbolo del made in Italy, capace di raccontare storie di passione e dedizione.
Un futuro luminoso per l’apicoltura italiana
Il trionfo del miele di coriandolo rappresenta un passo importante non solo per l’Apicoltura Luca Finocchio, ma per l’intero settore apistico italiano. Con un’attenzione sempre maggiore sui prodotti di qualità, le aziende locali hanno l’opportunità di emergere in contesti nazionali e internazionali, portando avanti un’eredità che unisce tradizione e innovazione. Il riconoscimento ricevuto al concorso di Castel San Pietro Terme è un chiaro segnale che l’apicoltura, se fatta con passione e competenza, può davvero stupire e conquistare.
Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sara Gatti