La situazione in casa Milan si complica nel giorno delle celebrazioni per i 125 anni di storia. I tifosi rossoneri, delusi dalle performance della squadra, hanno messo in discussione la dirigenza e il suo operato. Il recente pareggio a reti inviolate contro il Genoa, avvenuto in un San Siro addobbato per una ricorrenza così importante, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo mesi di insoddisfazione.
Malcontento per i risultati sul campo
Le preoccupazioni dei tifosi si concentrano principalmente sulle prestazioni sportive della squadra, che al momento occupa l’ottava posizione in classifica con 23 punti, avendo una partita da recuperare. Un distacco di 14 punti dall’Atalanta capolista e di 8 punti dall’Inter, che deve ancora affrontare la Lazio, evidenziano una situazione poco confortante. La difesa, pur essendo tra le migliori della Serie A, presenta delle lacune che preoccupano. Per di più, l’attacco si trova al sesto posto, a pari merito con il Napoli, un dato che non riesce a placare il malcontento generale.
Un punto di riferimento per i tifosi era stata la squadra nella scorsa stagione, quando si era piazzata al secondo posto. Alcuni successi, come la vittoria nel derby contro l’Inter e il cammino in Champions League, con un’importante affermazione contro il Real Madrid, non sono bastati a risollevare il morale dei sostenitori. La frustrazione cresce ulteriormente per una percezione di mancanza di impegno da parte dei giocatori, spesso descritti come svogliati e privi di grinta. Già il tecnico Fonseca aveva sollevato critiche circa l’atteggiamento dei calciatori, evidenziando l’importanza di una reazione immediata.
Direzione societaria sotto accusa
Un altro elemento critico è la gestione che la dirigenza sta conducendo. I tifosi hanno lamentato la scarsa presenza della proprietà americana, particolarmente in momenti cruciali per la squadra. La comunicazione da parte della società è molto limitata, e molti considerano Zlatan Ibrahimovic, attuale advisor age senior di RedBird, come uno dei simboli di questo assente coinvolgimento. Un anno e mezzo fa, Ibrahimovic era acclamato dai tifosi, ma ora si è trovato a fronteggiare anche lui fischi e contestazioni nel giorno di festa.
Molti sostengono che la figura di Ibrahimovic, ora critica nei confronti della squadra, non riesca a soddisfare le aspettative dei supporter e che la sua presenza in società non rappresenti più un valore positivo come in passato. L’assenteismo della dirigenza nei momenti chiave, unito a decisioni discutibili e a un management poco incisivo, ha contribuito a generare una sfiducia crescente nei confronti del club.
Scelte tecniche e mercato in discussione
Le scelte relative alla gestione tecnica e al calciomercato hanno ulteriormente innervosito la tifoseria. La separazione improvvisa dall’ex direttore dell’area tecnica, Paolo Maldini, è stata mal digerita, e la richiesta di un nome di spessore per la panchina si è fatto sempre più forte. Nonostante le richieste, il club ha scelto di optare per un cambio, che ha portato a Fonseca dopo un primo tentativo fallito con Lopetegui, suscitando forti reazioni sui social da parte dei tifosi.
Un’altra nota dolente è rappresentata dalle operazioni di mercato. La tifoseria ha espresso insoddisfazione per l’assenza di un attaccante di peso, vedendo in Morata una scelta non adeguata per sostituire Giroud. Le critiche si allargano anche agli investimenti recenti in calciatori come Chukwueze, Okafor, Pavlovic ed Emerson Royal, considerati da molti poco in linea con le esigenze della squadra.
Il clima in casa Milan è carico di emozioni contrastanti, e le richieste di chiarimenti dai tifosi sembrano sempre più pressanti. La necessità di una reazione evidente da parte della società e della squadra si fa sentire, mentre il club si trova a dover affrontare sfide significative per recuperarne il consenso.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Marco Mintillo