In occasione dell’assemblea generale di Alis, Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso preoccupazioni riguardo all’evoluzione e alla vulnerabilità del settore della logistica. Nel suo videomessaggio, ha illustrato le implicazioni delle nuove tecnologie sulle dinamiche commerciali e sui rischi associati, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide moderne.
L’evoluzione del settore logistico e le nuove sfide
Il settore della logistica ha attraversato cambiamenti significativi negli ultimi anni, grazie all’inserimento di tecnologie avanzate e a nuove applicazioni. Questi sviluppi, pur portando benefici notevoli, hanno anche aumentato la vulnerabilità del settore. Secondo Crosetto, non è solo una questione tecnica, ma anche una questione di sicurezza. Le minacce ibride, come cyber attacchi e campagne di disinformazione, si sono ampliate, colpendo anche aree tradizionalmente percepite come sicure.
Il Ministro ha evidenziato che la logistica non si limita al trasporto fisico delle merci: comprende anche una gestione complessa delle informazioni e della comunicazione. Con 143 milioni di tonnellate di merci movimentate verso il mare e la ferrovia, è fondamentale che il settore sviluppi strategie di protezione adeguate. Allo stesso modo, i 6 milioni di camion che transitano sulle strade e che grazie all’intermodalità vengono ricondotti verso sistemi più sostenibili, rappresentano un’area critica da monitorare.
Le sfide legate ai costi sono palpabili: il risparmio di 7 miliardi di euro attraverso l’intermodalità non deve far dimenticare la necessità di proteggere queste infrastrutture e strategie dall’iper-competizione globale. Per Crosetto, il dialogo tra governo e industria rappresenta una via necessaria per affrontare congiuntamente questa crescente complessità.
Impatti geopolitici e loro ripercussioni sulla vita quotidiana
Il Ministro ha poi toccato il tema delle problematiche geopolitiche, che intersecano inevitabilmente le questioni logistiche. In particolare, ha menzionato gli effetti della guerra nel Mar Rosso, che ha fatto registrare una diminuzione del 50% in termini di passaggio navale. Questa situazione ha forti ripercussioni sul costo delle materie prime e, di conseguenza, sulla vita quotidiana di ogni cittadino. Le tensioni in Medio Oriente e gli sviluppi recenti in Ucraina sono diventati variabili cruciali nell’equazione economica globale.
La competizione globale non è solo un tema di macroeconomia, ma impatta direttamente sulla vita delle famiglie e sulla sostenibilità delle imprese. Le ripercussioni del conflitto non si limitano ai confini nazionali, ma si estendono a reti logistiche e flussi di merci, con effetti che possono risultare devastanti. L’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, a sua volta, si traduce in un aggravio per le finanze familiari e per le attività commerciali.
La risposta del governo e la sinergia con il settore
Infine, Crosetto ha ribadito la necessità di un dialogo costante tra il governo e le realtà imprenditoriali. La risposta a queste sfide non può essere solo tecnocratica, ma deve coinvolgere il settore in modo attivo. La cooperazione è essenziale per implementare, ad esempio, strategie di intermodalità sostenibile che non solo rispondano a una logistica efficiente, ma che garantiscano anche la sicurezza delle operazioni.
Per affrontare le sfide moderne, bisogna quindi lavorare non solo sulla resilienza delle infrastrutture, ma anche sulla loro adattabilità a contesti mutevoli, superando le rigidità delle pratiche tradizionali. La sfida è complessa e richiede impegno da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera. Le prossime fasi di sviluppo saranno cruciali non solo per il settore della logistica, ma per il benessere economico e sociale del paese.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Sara Gatti