L’attenzione sulla sicurezza interna ed estera è un tema centrale nella strategia del governo italiano, specialmente nel contesto delle tensioni internazionali. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione in Ucraina e alle operazioni dei Carabinieri in Medio Oriente, sottolineando l’importanza di apprendere dalle esperienze passate per rafforzare la difesa nazionale.
La posizione italiana sulla situazione in Ucraina
Durante una cerimonia di insediamento del nuovo comandante del Comando operativo di vertice interforze, generale Giovanni Maria Iannucci, Crosetto ha enfatizzato la necessità di inviare ufficiali a monitorare ciò che è accaduto in Ucraina. Secondo il ministro, questa mossa sarebbe fondamentale per apprendere le lezioni necessarie che possono essere applicate alle forze armate italiane. Crosetto ha detto: “Il compito della difesa è difendere”, richiamando l’attenzione sull’importanza di prepararsi adeguatamente per affrontare le future sfide in ambito militare. Ha evidenziato l’importanza di un’autorizzazione parlamentare per garantire la sicurezza delle operazioni all’estero.
Questa iniziativa di approfondimento, se realizzata, potrebbe dare ai militari italiani nuove prospettive e strategie operative misurando gli sviluppi del conflitto in Ucraina. Crosetto ha insistito sull’urgenza di apprendere gli errori del passato, evidenziando come la crescita delle capacità militari italiane richieda riflessioni e analisi sull’evoluzione del conflitto.
La missione dei Carabinieri in Medio Oriente
Riguardo alla situazione attuale in Medio Oriente, in particolare il conflitto tra Israele e Hamas, il ministro ha fatto chiarezza sui progetti di invio dei Carabinieri a Gerico. “Abbiamo fatto tutte le valutazioni logistiche del caso”, ha affermato, spostando il focus su una potenziale presenza di forze italiane nella regione solo e soltanto in caso di sicurezza totale. Crosetto ha specificato che i Carabinieri si muoveranno solo quando ci sarà un consenso e una garanzia di sicurezza da parte di tutti i soggetti coinvolti, dai rappresentanti israeliani a quelli palestinesi.
Questa posizione cauta riflette l’approccio del governo italiano, che si impegna a evitare scenari di conflitto. Crosetto ha indicato che le operazioni di formazione saranno portate avanti solo in un contesto di accettazione reciproca, per evitare che le forze italiane diventino un bersaglio in un’area già tesa.
La preparazione delle forze armate
Durante l’incontro, il generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha sottolineato che la preparazione delle forze armate italiane deve essere costante e non deve mai essere data per scontata. “La capacità della Difesa di affrontare le sfide future non si può dare per acquisita”, ha dichiarato, richiamando l’importanza degli addestramenti e delle esercitazioni per testare le procedure e le capacità militari.
Portolano ha evidenziato che le forze devono essere pronte ad affrontare conflitti che potrebbero sembrare remoti ma che, per vari motivi, possono diventare realtà. Ha fatto riferimento alla pandemia da Covid-19 come esempio di una situazione inaspettata che ha richiesto prontezza e adattamento. Le attività addestrative diventano quindi fondamentali, permettendo di esercitarsi in situazioni di crisi e di imparare dai propri errori. Senza questa preparazione, ha avvertito, “il rischio di affrontare operazioni in condizioni avverse è troppo elevato”.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Marco Mintillo