Il governo della Giordania ha deciso di proibire le attività del movimento dei Fratelli musulmani all’interno del paese. La scelta arriva dopo il successo delle autorità nel disarticolare una rete terroristica che deteneva esplosivi e missili. Il ministro degli interni, Mazen Al-Faraya, ha confermato durante una conferenza stampa le nuove disposizioni messe in campo per garantire la sicurezza nazionale.
il divieto delle attività dei fratelli musulmani in giordania
Il 26 aprile 2025, il ministro degli interni della Giordania, Mazen Al-Faraya, ha annunciato il divieto totale di qualunque attività legata ai Fratelli musulmani nel territorio hascemita. La decisione è stata motivata dal coinvolgimento accertato di membri del movimento in azioni che avrebbero potuto minare la stabilità del paese. Al-Faraya ha sottolineato come “nessuno stato sovrano possa tollerare gruppi che operano mettendo a rischio la sicurezza pubblica.”
associazione illegale e sicurezza pubblica
La dichiarazione ha specificato che da quel momento in poi il movimento sarà ufficialmente considerato un’associazione illegale, e ogni sua azione, politica o sociale, verrà vietata. Questa misura si inserisce in un contesto di controllo più rigido delle organizzazioni che potrebbero rappresentare una minaccia alla pace interna e all’ordine civile. Il governo ha sottolineato di voler tutelare prima di tutto la sicurezza dei suoi cittadini, dimostrando fermezza contro qualsiasi forma di destabilizzazione.
lo smantellamento della rete terroristica con esplosivi e missili
La decisione è arrivata dopo l’operazione delle forze di sicurezza giordane che ha portato alla scoperta e distruzione di una rete terroristica. Gli inquirenti hanno sequestrato un arsenale composto da esplosivi artigianali e missili, destinati a possibili attacchi nel paese. Le indagini giudiziarie hanno evidenziato come alcuni membri vicini ai Fratelli musulmani fossero coinvolti nell’organizzazione, in azioni clandestine volte a minare il sistema di sicurezza nazionale.
operazioni e intelligence
Le operazioni si sono svolte in varie zone del regno hascemita e hanno visto la collaborazione di diversi apparati di intelligence interni. Le forze dell’ordine hanno bloccato l’azione del gruppo prima che potesse realizzare attentati di grande portata. Il sequestro degli ordigni e delle armi ha rafforzato l’urgenza di impedire qualsiasi attività del movimento all’interno della Giordania, soprattutto di carattere militare o paramilitare.
le misure restrittive sui beni e sugli uffici dei fratelli musulmani
Durante la conferenza stampa, Mazen Al-Faraya ha annunciato che tutte le proprietà e i beni riconducibili ai Fratelli musulmani verranno confiscati. L’azione appare netta, anche dal punto di vista economico, perché avrà un impatto diretto sulle capacità operative del gruppo. Sono stati inoltre ordinati la chiusura immediata degli uffici e la sospensione di qualsiasi attività, sia politica che sociale, attribuibile ai membri del movimento.
obiettivi delle misure restrittive
Questo provvedimento fa parte di un dispositivo di sicurezza che tende ad eliminare ogni tipo di appoggio e risorsa che potrebbe alimentare attività sovversive. La Giordania si è posta l’obiettivo di creare un ambiente stabile, privo di minacce da parte di organizzazioni che agiscono fuori dalla legge. Il governo ha ribadito che “agirà sempre con fermezza contro chi minaccia l’ordine pubblico e la sicurezza della nazione.”
Le misure annunciate rappresentano un momento molto significativo nelle politiche di sicurezza interna della Giordania nel 2025, specialmente in un contesto regionale difficile. La strategia del governo punta a contrastare ogni tentativo di infiltrazione o insurrezione armata, mantenendo sotto controllo anche la componente politica e sociale dei gruppi sospettati di condotta illegale.