Un oggetto insolito immortalato dal rover cinese yutu 2 sulla superficie della luna aveva destato scalpore all’inizio di dicembre 2021. La forma a cubo, catturata dalle telecamere del veicolo, ha subito alimentato ipotesi fantascientifiche e una particolare attenzione mediatica. Dopo le prime immagini, il rover si è avvicinato più volte a questo oggetto per esaminarlo da vicino, rivelando infine la sua natura reale e scientificamente interessante.
Prime impressioni e ipotesi su un cubo lunare
A dicembre del 2021, durante una fase di esplorazione sul lato nascosto della luna, il rover cinese yutu 2 ha fotografato un oggetto dalla forma insolita che sembrava un cubo perfetto appoggiato vicino a un cratere. L’agenzia spaziale cinese stessa ha battezzato l’oggetto “capanna misteriosa”, contribuendo a far crescere l’interesse globale attorno a questa scoperta. Le immagini iniziali mostravano una figura con spigoli netti e colori piuttosto accesi, poco comuni per gli oggetti lunari conosciuti. Questo ha alimentato molte ipotesi, che andavano dalla formazione geologica a possibili oggetti artificiali. Naturalmente, molte testate giornalistiche e social network hanno dato ampio spazio a congetture e fantasie.
Nonostante l’entusiasmo e le teorie più varie, non esistevano conferme scientifiche sulla natura di questo “cubo”. Gli strumenti del rover, insieme al Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA che osserva da orbita, hanno iniziato una raccolta dati più precisa per capire meglio cosa fosse quell’oggetto. Intanto, gli esperti di geologia planetaria hanno ipotizzato che potesse trattarsi di un masso con particolari caratteristiche fisiche e chimiche visivamente molto evidenti.
Dettagli dal rover per svelare il mistero
Nel mese successivo alle prime immagini, il rover yutu 2 ha percorso centinaia di metri per raggiungere l’oggetto e fotografarlo a distanza ravvicinata. Questa fase è stata fondamentale per distinguere dettagli che erano sfuggiti negli scatti iniziali. Le fotografie più nitide hanno mostrato che la forma perfetta di cubo era in realtà frutto di un’illusione ottica, causata da ombre e dagli angoli con cui la luce solare colpiva la superficie. La struttura era una roccia dalla forma irregolare, con superfici piuttosto lisce e colori che si discostavano dal colore generale della zona circostante lunar.
Gli scienziati hanno potuto così ridurre a zero le supposizioni di origine artificiale dell’oggetto. Sul sito web Our Space sono stati pubblicati resoconti che raccontano una sorta di diario dell’esplorazione del rover. Qui, gli studiosi hanno scherzato sul fatto che la roccia somigliava a un coniglio intento a mangiare, da cui il soprannome “Jade Rabbit”, che riprende il nome cinese del rover stesso. Insomma, un’interpretazione più umana e scherzosa per un oggetto che, a conti fatti, è solo una formazione naturale.
Importanza scientifica delle rocce lunari insolite
Nonostante la delusione di chi sperava in scoperte più esotiche, questa roccia “Jade Rabbit” rappresenta comunque un interessante tassello per gli studi geologici sulla luna. Oggetti come questo possono offrire informazioni preziose sul modo in cui si formano i crateri e su come frammenti di roccia si modificano sotto l’azione di micrometeoriti, radiazioni e temperature estreme. Il fatto che quella roccia si trovi proprio sul bordo di un cratere, una zona particolarmente dinamica dal punto di vista geologico, può permettere agli esperti di approfondire la storia del luogo.
Il progresso del rover yutu 2, attivo dal gennaio 2019, ha permesso di coprire finora oltre mille metri in superficie. Muovendosi sul lato nascosto della luna, continua a inviare dati utili per capire la composizione di questa zona poco conosciuta. Ogni singolo elemento, anche se a prima vista semplice come una roccia, contribuisce ad ampliare la conoscenza del nostro satellite naturale e delle sue caratteristiche fisiche.
Il valore dell’esplorazione paziente e dettagliata
La missione di yutu 2 proseguirà ancora, con l’obiettivo di scoprire altri elementi e caratteristiche nascoste sotto la superficie lunare. Questo episodio ha dimostrato quanto l’esplorazione spaziale richieda pazienza, meticolosità e l’attenzione verso ogni dettaglio, per scoprire la verità dietro quel che subito appare insolito.