Il mito di Circe rivive in un monologo evocativo al Parco Nazionale del Circeo

Il mito di Circe rivive in un monologo evocativo al Parco Nazionale del Circeo

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Il mito di Circe rivive in un monologo evocativo al Parco Nazionale del Circeo - Gaeta.it

Il 2 agosto si apriranno le porte della cavea del centro visitatori del Parco Nazionale del Circeo per dare vita a uno degli eventi più attesi della XIII edizione di una rassegna culturale che celebra la figura mitologica di Circe attraverso lo spettacolo “Circe: le origini”. Scritto e interpretato da Alessandra Fallucchi, con la regia di Marcella Favilla, lo spettacolo è una produzione Zerkalo che ha già riscosso successo in diverse tappe italiane, debuttando al Festival “Appia nel Mito” nel giugno del 2022.

La complessità del personaggio di Circe

Un racconto profondo e articolato

L’opera “Circe: le origini” si propone di offrire una narrazione distintiva e ricca di sfumature della figura di Circe. Non si tratta del consueto ritratto di una donna fatale, ma di una rappresentazione articolata che esplora la sua umanità in un contesto divino e mortale. L’approccio creativo di Fallucchi e Favilla invita il pubblico a scoprire le esperienze e le emozioni di Circe, una donna ingabbiata tra le rivalità e le amicizie, ma anche tra desideri e paure.

Circe è descritta come una figura complessa: forte ma vulnerabile, crudele ma capace di compassione. Le note di regia evidenziano la volontà di approfondire questo personaggio enigmatico, utilizzando come base le opere di scrittori contemporanei come M. Miller e M. Atwood. Il focus si sposta dalla semplice rappresentazione della sua malia, spingendo verso una narrazione che porta alla luce il percorso di crescita e di auto-scoperta di Circe, esplorando sia il suo legame con il padre Elios, il Dio del Sole, sia il conflitto con la madre Perseide.

Un viaggio nelle origini di una dea

L’opera intende sorprendere il pubblico presentando una Circe che ha vissuto una metamorfosi ben prima dell’incontro con Odisseo. Si indaga il suo passato, partendo dall’infanzia e dalle esperienze formative che l’hanno plasmata: dall’esilio imposto dal padre, alla scoperta dell’amore e della sessualità. L’intento è chiaramente quello di illustrare come queste esperienze abbiano contribuito a creare la donna e la maghetta che tutti conosciamo, rendendola non solo una maestra di incantesimi, ma anche una grande osservatrice dell’animo umano.

La drammaturgia offre spunti di riflessione profondi, portando gli spettatori a confrontarsi con la solitudine di Circe e la sua lotta per accettare se stessa. In un periodo in cui il tema dell’emancipazione femminile è più rilevante che mai, la rappresentazione della donna come entità multifaccettata acquista particolare significato.

Eventi e ultime serate della rassegna

Un’offerta culturale ricca e variegata

Il 2 agosto non sarà solo l’occasione per assistere al monologo “Circe: le origini”, ma rappresenta anche il culmine di una rassegna culturale che si conclude il 4 agosto. Le serate offerte dal Parco Nazionale del Circeo propongono un dialogo tra natura e cultura, consentendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera suggestiva, perfetta per apprezzare performance artistiche di questo calibro.

Il Parco Nazionale del Circeo, con il suo patrimonio naturale e storico, offre una cornice ideale per eventi di tale portata. La scelta di uno spazio all’aperto, come la cavea del centro visitatori, permette di godere non solo delle bellezze artistiche, ma anche della tranquillità e della maestosità dell’ambiente circostante.

Ultime occasioni per partecipare

Le serate di sabato e domenica offriranno ulteriori opportunità per immergersi in questa esperienza unica, rendendo l’evento non solo una celebrazione della cultura, ma anche un richiamo alla bellezza naturale del Parco. Gli organizzatori invitano tutti gli amanti del teatro e della mitologia a partecipare, promettendo un’esperienza indimenticabile e ricca di emozioni. Con il termine della rassegna il 4 agosto, questa sarà un’occasione imperdibile per coloro che desiderano rivivere la magia delle storie antiche attraverso una lente contemporanea.

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