Il murale di Edith Bruck trova rifugio alla Fondazione Museo della Shoah di Roma

Il murale di Edith Bruck trova rifugio alla Fondazione Museo della Shoah di Roma

A Roma, il murale “The Star of David – Edith Bruck” celebra la memoria della Shoah e l’importanza di combattere l’antisemitismo, promuovendo un messaggio di unità e resilienza.
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Il murale di Edith Bruck trova rifugio alla Fondazione Museo della Shoah di Roma - Gaeta.it

La cultura e la memoria storica si intrecciano nuovamente a Roma con la rivelazione del murale “The Star of David – Edith Bruck“, creato dall’artista aleXsandro Palombo. Questa opera, che celebra la vita e il messaggio della scrittrice e poetessa Edith Bruck, è stata svelata in un evento che ha richiamato l’attenzione sulla Shoah e sul significato di mantenere viva la memoria. Bruck, figura chiave per la trasmissione della verità storica su ciò che è accaduto durante il genocidio, ha espresso il suo messaggio di amore e unità durante la cerimonia, risonando in un momento che va oltre l’arte.

L’importanza del murale e la sua storia

Il murale “The Star of David – Edith Bruck” non è solo un’opera d’arte, ma rappresenta anche un’importante testimonianza della storia. L’illustrato, che ritrae Bruck con la divisa a righe dei deportati, simbolo di una sofferenza profonda, mostra anche la sua determinazione, simboleggiata dalla bandiera di Israele che tiene in mano. Purtroppo, l’opera è stata vandalizzata a Milano lo scorso gennaio, un triste esempio di come emozioni e sentimenti negativi possano manifestarsi in azioni violente. Nonostante questo danno, l’opera è stata recuperata e adesso si trova alla Fondazione Museo della Shoah di Roma, dove prenderà posto nella collezione permanente.

Questa collezione comprende anche l’installazione “Anti-semitism, history repeating“, acquisita dalla Fondazione sempre a gennaio, che denuncia insieme le rinnovate forme di antisemitismo, quel fenomeno che si è riproposto nel tempo con una violenza e un’intensità preoccupante. La presenza di questi murali nel museo di Roma sottolinea un impegno costante nella lotta contro il negazionismo e l’odio, temi attuali che richiedono attenzione e azione concreta.

Le parole di Edith Bruck e la memoria condivisa

Durante la cerimonia di svelamento, Edith Bruck non si è limitata a celebrare l’importanza del murale, ma ha anche rivolto un forte messaggio a tutti i presenti. “A tutte le persone qui presenti un grande abbraccio. Io non odio nessuno, il mio cuore è come la Porta Santa,” ha affermato. Le sue parole richiamano un forte senso di unità e amore, di fronte a un passato che è stato segnato da un dolore incommensurabile. La sua testimonianza è di fondamentale importanza in un momento in cui l’antisemitismo sembra riaffacciarsi e manifestarsi in modi nuovi e preoccupanti.

Ad oggi, commemorare la Shoah va ben oltre il semplice ricordo. Rappresenta una scelta critica e politica, un modo di schierarsi e affermare il proprio diritto a non dimenticare. Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma, ha evidenziato l’importanza del recupero dell’opera, pur riconoscendo che non è più integra. “Oggi rispettare la memoria non vuol dire soltanto ricordare, ma è divenuta una vera e propria scelta politica,” ha commentato, ponendo l’accento sulla responsabilità individuale e collettiva.

Un messaggio forte contro le nuove forme di odio

La Fondazione Museo della Shoah si impegna attivamente a sensibilizzare la società riguardo questi temi, presentando opere che raccontano storie di sofferenza e resilienza. Nel contesto attuale, dove i discorsi d’odio hanno trovato nuovi canali di diffusione, è cruciale garantire che la memoria storica non venga erosa dall’oblio. La presenza di opere come quella di Palombo accanto ad altre iniziative non è casuale, ma parte di un progetto più ampio volto a combattere il pregiudizio e l’ignoranza.

Il murale di Edith Bruck si lega così a questa missione, sviluppando un dialogo necessario che attraversa generazioni e culture. Finché opere come questa saranno visibili al pubblico, una somma di storie e valori potrà continuare a influenzare e istruire chi si avvicina, mantenendo viva la fiamma della memoria nel cuore delle nuove generazioni.

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