Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche si prepara a rivoluzionare la propria offerta al pubblico. Entro la fine dell’anno, il museo svelerà i suoi depositi, creando un percorso unico per i visitatori. Il direttore Luigi Gallo ha condiviso i dettagli del progetto, volto a rendere accessibile una parte del patrimonio che solitamente rimane nascosto. L’iniziativa coinvolgerà anche una “biblioteca di oggetti”, permettendo al pubblico di esplorare opere normalmente non esposte. Questo cambiamento si inserisce in una strategia più ampia per attrarre un numero sempre maggiore di turisti nella regione marchigiana.
innovazione nei depositi del museo
Il progetto di apertura dei depositi rappresenta un passo significativo nella gestione del patrimonio culturale. Il direttore Luigi Gallo ha sottolineato l’importanza di far entrare i visitatori in un’area tradizionalmente riservata. Qui si trovano ben 190.000 opere, molte delle quali non hanno mai visto la luce del giorno. “Non è solo una questione di portare fuori le opere, ma far entrare i visitatori nei depositi,” ha affermato. Tra le opere che verranno selezionate per la visita ci sarà una particolare attenzione all’Ancona ellenistica romana, meno visibile al pubblico.
L’intento è quello di raccontare la storia del territorio marchigiano attraverso i reperti esposti. I visitatori provenienti da diverse località delle Marche avranno l’opportunità di scoprire la propria storia locale, partecipando a un racconto coordinato che include le diverse identità culturali della regione. La creazione di questo ambiente di apprendimento consentirà un’interazione più profonda con il patrimonio culturale, stimolando l’interesse per il turismo archeologico e storico.
crescita della frequentazione turistica
Il Museo Archeologico Nazionale ha registrato un aumento esponenziale del numero di visitatori negli ultimi quattro anni. Secondo Gallo, il museo ha visto raddoppiare i visitatori, un incremento quasi del 100%. Questo fenomeno evidenzia un crescente interesse per la cultura e la storia della regione. Il museo non è solo un punto di riferimento isolato, ma parte di un’offerta culturale più ampia che comprende anche l’Anfiteatro e la Pinacoteca Podesti.
Gallo ha messo in luce come questi elementi debbano essere valorizzati in modo integrato. La Pinacoteca Podesti, considerata una delle più importanti della regione, ha attirato oltre duecentomila visitatori a Roma. La creazione di un percorso culturale che unisce questi siti potrebbe rappresentare un forte richiamo per i turisti, facilitando la valorizzazione del patrimonio storico locale.
prospettive future e sfide per il museo
Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche si appresta ad affrontare un periodo di rinnovamento e lavori. Un anno e mezzo fa è stata aperta una nuova sezione romana, un evento atteso da lungo tempo, che ha confermato la vitalità delle istituzioni culturali marchigiane. Questa crescita, come sottolineato da Gallo, è sintomo di un impegno continuo nella valorizzazione dei musei e nel rendere accessibile questo immenso patrimonio.
Le opportunità sono molteplici, specie in vista delle crociere che fanno tappa ad Ancona. Gli organizzatori devono collaborare per promuovere l’intero patrimonio della città, piuttosto che singoli elementi. Il Museo Archeologico, con la sua storia e le sue ricchezze, si propone come un fulcro della cultura anconetana, con l’obiettivo di rendere il racconto della città completo e coinvolgente. L’invito è chiaro: far vivere ai turisti un’esperienza che abbraci la totalità di Ancona, in una scoperta che unisca arte, archeologia e storia.