Il museo Carlo Urbani di Castelplanio: un nuovo percorso per bambini e scuole

Il museo Carlo Urbani di Castelplanio: un nuovo percorso per bambini e scuole

Il Museo Carlo Urbani di Castelplanio lancia un percorso educativo interattivo per bambini, promuovendo la cultura scientifica e il valore della salute attraverso l’eredità del noto scienziato marchigiano.
Il museo Carlo Urbani di Caste Il museo Carlo Urbani di Caste
Il museo Carlo Urbani di Castelplanio: un nuovo percorso per bambini e scuole - Gaeta.it

Il Museo Carlo Urbani di Castelplanio, in provincia di Ancona, ha recentemente introdotto una nuova proposta educativa dedicata a bambini e scuole, attraverso un percorso interattivo che invita i giovani visitatori a scoprire la vita e le scoperte di un grande scienziato marchigiano. Questo progetto nasce con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli alla cultura scientifica e valorizzare l’importante lavoro del medico che, con la sua dedizione, ha lasciato un’impronta significativa nel campo della sanità pubblica. Grazie a nuove modalità di interazione, il museo si prepara ad accogliere alunni e insegnanti in un ambiente stimolante e coinvolgente.

Percorso kids: un viaggio alla scoperta di Carlo Urbani

Il nuovo percorso Kids è stato pensato per rendere l’esperienza museale accessibile e divertente per i giovani visitatori. Composto da 12 pannelli, il percorso offre contenuti pensati su misura per bambini e bambine, accompagnati da curiosità e domande che stimolano l’interesse. I piccoli esploratori avranno la possibilità di apprendere in modo ludico, interagendo attivamente con guide esperte che renderanno la visita memorabile. Le sezioni del museo mantengono i temi fondamentali anche per gli adulti, ma sono presentate con un linguaggio e un formato che facilitano la comprensione dei più giovani. L’idea è di far emergere il senso di solidarietà e l’importanza dell’accesso alla salute, tematiche cruciali nella formazione di una cittadinanza consapevole e responsabile.

La struttura del percorso è pensata per essere coinvolgente e interattiva, dove alunni, insegnanti e guide si scambiano domande, creando un’atmosfera di condivisione e apprendimento collettivo. Attraverso un approccio didattico che utilizza il gioco come strumento di apprendimento, i bambini possono esplorare i grandi temi legati alla salute globale e alla medicina, in un contesto che sprona la curiosità e l’inchiesta.

Il museo Carlo Urbani e la sua storia

Il Museo Carlo Urbani è diretto da Roberto Gigli, un attivo membro del direttivo dell’Associazione Italiana dei Centri Unici . La missione del museo è quella di onorare la vita e l’eredità del medico e scienziato Carlo Urbani, noto per il suo lavoro pionieristico nel campo della salute pubblica. Nel 2003, Urbani è stato il primo a identificare e classificare la SARS, un virus che ha dimostrato la sua pericolosità in tutto il mondo. Il protocollo di sicurezza da lui sviluppato, adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , ha rivelato la sua efficacia contro le emergenze epidemiologiche, contribuendo a salvare molte vite.

Il museo si trova nell’ex scuola elementare Marconi, che ha segnato gli anni della giovinezza di Urbani. L’allestimento è suddiviso in tre ambienti che riflettono diverse sfaccettature della sua vita: la biografia, il lavoro e le passioni. Uno spazio di particolare rilievo è riservato alla motocicletta che il medico utilizzava nei suoi viaggi in Vietnam e Cambogia, un veicolo che lo ha portato a villaggi remoti per promuovere la prevenzione contro l’Aids.

Un legame con il passato e il futuro della scienza

La sezione finale del museo è dedicata alle pubblicazioni di Carlo Urbani e ai tanti riconoscimenti ricevuti, tra cui la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. Inoltre, sono presenti targhe commemorative in diversi “Giardini dei Giusti” sparsi nel mondo, che onorano la sua memoria e il suo impegno per una salute globale accessibile a tutti.

Attraverso questo nuovo percorso Kids e l’intero allestimento, il Museo Carlo Urbani non solo preserva la memoria di un grande scienziato, ma promuove anche un’educazione al rispetto della salute e della solidarietà sociale. In questo modo, si crea un ponte tra il passato e le sfide future, educando le nuove generazioni alla responsabilità sociale e alla consapevolezza civica.

Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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