Il tanto atteso museo della Nintendo ha finalmente inaugurato le sue porte, creando grande entusiasmo tra i fan dei videogiochi e gli appassionati della cultura nipponica. Situato a Uji, nella prefettura di Kyoto, questo museo rappresenta un viaggio nel tempo, ripercorrendo oltre un secolo e mezzo di storia dell’azienda. Tuttavia, il processo di acquisto dei biglietti si rivela più complicato del previsto, suscitando un mix di emozioni tra aspiranti visitatori.
La storia di Nintendo: dalle carte da gioco ai videogiochi
Fondato nel 1889, Nintendo ha iniziato la sua attività come produttore di carte da gioco, in particolare delle famose Hanafuda, caratterizzate da raffigurazioni floreali e tradizionali giapponesi. Con il passare degli anni, l’azienda ha saputo innovarsi, ampliando il proprio business negli anni ’50 grazie a un accordo con Disney, che ha contribuito a far conoscere i suoi prodotti a un pubblico più vasto.
Oltre alla storicità delle carte da gioco, il museo presenta una selezione di console e giochi che hanno segnato la storia dei videogiochi, come il mitico Game Boy e il fenomeno mondiale Super Mario Bros. Attraverso un percorso espositivo articolato in tre edifici, i visitatori possono ammirare prototipi di console mai commercializzati e scoprire aneddoti legati ai giochi e alla loro evoluzione.
Il museo non è solo un tributo alla nostalgia, ma offre anche esperienze interattive che coinvolgono tutte le generazioni di appassionati. I visitatori possono partecipare a laboratori per realizzare le proprie carte Hanafuda o cimentarsi con giochi storici, rendendo la visita un momento indimenticabile e immersivo.
Le attrazioni del museo: tra vintage e interattività
Una delle caratteristiche più affascinanti del museo è la presenza di diverse sale tematiche, ognuna delle quali offre un’esperienza unica. Al momento dell’ingresso, ogni visitatore riceve un pass con dieci monete digitali, utili per cimentarsi in giochi classici come Ultra Machine e Hanafuda. Un’area dedicata al “Big Controller” permette ai giocatori di testare le loro abilità con i titoli più celebri, utilizzando controller di dimensioni maggiorate, che rendono il gioco ancora più divertente e coinvolgente.
In aggiunta alla vasta gamma di esperienze interattive, i visitatori possono placare la propria sete e fame in un bar/ristorante all’interno del museo, progettato per offrire piatti ispirati al mondo di Nintendo. Non passa inosservato anche il negozio di souvenir, con una linea di merchandising che include prodotti esclusivi, dai cuscini a forma di console storiche a portachiavi e penne personalizzate, già ambiti dai collezionisti.
Tuttavia, la domanda elevata ha fatto sì che alcuni visitatori decidessero di rivendere gli articoli a prezzi maggiorati. Per controbilanciare questa situazione, Nintendo ha stabilito delle limitazioni all’acquisto, quindi i clienti possono acquisire solo un certo numero di articoli di ogni tipo, per garantire a un maggior numero di persone l’accesso ai souvenir.
Il processo di acquisto dei biglietti: un’avventura
Nonostante l’attrattiva senza precedenti del museo, l’acquisto dei biglietti si è trasformato in una vera e propria sfida. I biglietti sono già esauriti fino a gennaio 2025, creando frustrazione tra coloro che sperano di visitare il museo. Anche nel caso in cui si presentassero biglietti disponibili, il processo è complesso e richiede un certo impegno.
Tre mesi prima della data desiderata per la visita, gli interessati devono registrarsi sul sito ufficiale di Nintendo e partecipare a un’estrazione. In questo modo, i partecipanti hanno l’opportunità di indicare tre date e orari preferiti per la visita. Tuttavia, solo la fortuna potrà determinare chi avrà accesso ai biglietti.
I vincitori dell’estrazione vengono annunciati due mesi prima della data prevista e devono procedere all’acquisto immediato dei biglietti, ai costi di 3.300 yen . Per rimanere aggiornati sulla disponibilità dei biglietti e sulle estrazioni, gli utenti possono monitorare il sito ufficiale, dove le informazioni vengono costantemente aggiornate.
Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina