Il museo diffuso MuDi in sabato masterclass all'Università di Ferrara

Il museo diffuso MuDi in sabato masterclass all’Università di Ferrara

Il museo diffuso MuDi di Goriano Valli si propone come modello di valorizzazione culturale e sociale, ospitando una masterclass all’Università di Ferrara e un evento di networking a Pescara.
Il museo diffuso MuDi in sabat Il museo diffuso MuDi in sabat
Il museo diffuso MuDi in sabato masterclass all'Università di Ferrara - Gaeta.it

Il museo diffuso MuDi, che si estende attraverso sedici diverse stazioni in un borgo abruzzese, sta utilizzando la sua proposta culturale come un caso di studio in ambito accademico. Situato nel piccolo borgo di Goriano Valli, frazione di Tione degli Abruzzi , MuDi include tra le sue attrazioni una casa medievale che potrebbe essere considerata la più piccola al mondo, insieme a stalle, pagliai e cantine messe a disposizione dagli abitanti locali, in un contesto di rischioso spopolamento. Questo progetto culturale ha attirato l’attenzione dell’Università di Ferrara, dove il 1 marzo si terrà una masterclass dedicata.

La masterclass su MuDi: un approfondimento accademico

Dal titolo “Valorizzare i territori nascosti puntando sul genius loci e l’autenticità: il caso MuDi“, la masterclass si svolgerà sabato primo marzo nell’aula magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara. A guidare il workshop ci sarà Fausto Di Giulio, ideatore del museo diffuso, invitato dal professor Fulvio Fortezza, noto per il suo lavoro in Marketing e come delegato dell’ateneo. Durante questa sessione, Di Giulio si concentrerà su diversi aspetti fondamentali del progetto MuDi, dal contesto storico e culturale alle sfide iniziali affrontate nella sua realizzazione.

Un argomento centrale sarà l’origine dell’idea del museo e i risultati già ottenuti sino ad oggi, così come le aspettative future. Di Giulio dettaglierà anche come il coinvolgimento attivo della comunità locale e delle amministrazioni abbia rappresentato un elemento cruciale nel successo dell’iniziativa. Le esperienze condivise dalla popolazione e le innovazioni sociali che emergono da tali collaborazioni faranno parte della discussione, arricchendo il panorama accademico di esempi pratici di sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale.

L’overtourism e le strategie di gestione

Accanto a Di Giulio, prenderà parte all’evento il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, che porterà un’esperienza complementare discutendo le strategie adottate dal suo comune per gestire il fenomeno dell’overtourism. Questo processo di saturazione turistica è diventato un problema per molte destinazioni, e Milano approfondirà quali misure sono state intraprese per mitigare gli effetti negativi, garantendo una gestione più equilibrata e sostenibile del flusso turistico.

La presenza di un rappresentante di una località nota come Amalfi è significativa e mette in luce la volontà di scambio di conoscenze tra diverse realtà territoriali. L’intervento del sindaco porterà una prospettiva utile su come gestire le sfide associate al turismo di massa, sia per proteggere l’ambiente che per mantenere l’autenticità culturale dei luoghi.

Un evento dedicato all’innovazione sociale in Abruzzo

Non solo Ferrara, il museo diffuso MuDi sarà anche protagonista di un importante evento di networking. Giovedì 27 febbraio, si terrà al Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara il primo incontro abruzzese della community Rex Emea. Questo evento sarà riservato a un gruppo selezionato di diciotto imprenditori e manager provenienti da Abruzzo, Marche e Molise. Qui, si discuterà di innovazione nelle aziende e nella gestione delle organizzazioni, con un’accorta focalizzazione sulla responsabilità sociale.

Le tematiche affrontate durante la tavola rotonda punteranno a sottolineare l’importanza di un approccio etico nell’attività imprenditoriale e su come questi leader possano contribuire a costruire un futuro migliore per le loro comunità. Eventi di questo tipo rappresentano una grande opportunità per il territorio, favorendo il dialogo tra le diverse realtà imprenditoriali e ottimizzando sinergie significative per lo sviluppo locale.

Il museo diffuso MuDi, con la sua autentica offerta culturale, si conferma un punto di riferimento per l’innovazione sociale e la valorizzazione delle tradizioni locali, facendosi portavoce di una nuova visione per il turismo sostenibile.

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