Il museo leonardo3 di milano a rischio chiusura: l'appello accorato del direttore massimiliano lisa

Il museo leonardo3 di milano a rischio chiusura: l’appello accorato del direttore massimiliano lisa

Il Museo Leonardo3 di Milano affronta una crisi che potrebbe portare alla chiusura, con il direttore che chiede un dialogo urgente alle autorità per salvaguardare l’importante iniziativa culturale.
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Il museo leonardo3 di milano a rischio chiusura: l'appello accorato del direttore massimiliano lisa - Gaeta.it

Il Museo Leonardo3 di Milano, una delle principali attrazioni culturali del capoluogo lombardo, affronta una situazione critica che potrebbe portare alla sua chiusura. Il direttore e co-fondatore Massimiliano Lisa ha lanciato un appello pubblico a vari esponenti politici, inclusi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, chiedendo un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale. Il museo sta affrontando difficoltà legate al rinnovo della concessione degli spazi presso la Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei luoghi più rappresentativi della città.

La crisi del museo leonardo3

Il Museo Leonardo3, che dal 2013 espone opere legate all’universo di Leonardo da Vinci, si trovava in una posizione consolidata, grazie a dieci anni di patrocini comunali. Tuttavia, nel 2023, la situazione è drasticamente cambiata. La questione centrale è il cambio di interpretazione del contratto da parte del Demanio, che ha affermato che la realizzazione dell’iniziativa non si possa considerare una collaborazione, bensì una subconcessione non autorizzata. Questo ribaltamento ha sollevato dubbi e preoccupazioni riguardo alla legittimità della permanenza del museo nei suoi spazi attuali.

Secondo le affermazioni del direttore, il comune avrebbe potuto VALIDARE comunque la cessione degli spazi al museo, ma ha invece scelto di far decadere il contratto. In seguito, l’amministrazione ha richiesto lo sfratto, un’azione che è stata temporaneamente sospesa dal Tar in attesa di ulteriore sviluppo. Questa incertezza ha creato un clima di tensione e preoccupazione intorno al futuro del museo, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.

L’impotenza di fronte all’amministrazione

Massimiliano Lisa ha sottolineato come negli ultimi mesi siano state inviate richieste di dialogo, sia tramite lettere formali sia attraverso appelli pubblici, ma senza ricevere alcuna risposta da parte degli amministratori cittadini. A novembre, l’appello diretto al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ha avuto alcun riscontro, contribuendo a un crescente senso di frustrazione. Di recente, una lettera aperta firmata da Martin Kemp, noto esperto di Leonardo, è stata pubblicata sui principali quotidiani, ma anche questo è risultato vano.

Il direttore ha evidenziato l’importanza di un dialogo che possa supportare l’arte e la cultura a Milano, invitando a considerare la questione non solo da un punto di vista legale, ma anche culturale. La chiusura del museo significherebbe non solo la perdita di un’importante iniziativa culturale, ma anche un impoverimento dell’offerta turistica e educativa della città.

La protesta civile e la battaglia per la cultura

In un atto di protesta contro il disinteresse apparente delle autorità, Lisa ha annunciato che, qualora non ci siano sviluppi entro il 1° marzo, data in cui il museo festeggerà il dodicesimo anniversario dalla sua apertura, intenderà avviare uno sciopero della fame. Quest’azione intende porre l’accento sull’importanza della cultura e sulla necessità di un impegno da parte delle istituzioni per supportare le iniziative culturali locali.

Non è solo la questione del museo in gioco, ma si tratta di una più ampia riflessione su come le istituzioni comunali interagiscono con il mondo della cultura e come si pongono nei confronti di realtà consolidate e di successo. Quello che sta accadendo al Museo Leonardo3 è un esempio di come la cultura possa essere a rischio in contesti di disinteresse o malintesi amministrativi. Resta da vedere se questa appello sortirà effetto e quale futuro attende questa istituzione milanese di rilevante valore culturale.

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