La sostenibilità nel mondo del cinema sta vivendo una fase di trasformazione significativa, grazie all’evoluzione del disciplinare Green Film, che si aggiorna dopo sette anni di successi. Questo strumento, sviluppato dalla Trentino Film Commission in collaborazione con un network internazionale di fondi e film commission, ha dimostrato la sua utilità a livello regionale e nazionale, diffondendosi anche in ambito europeo. La recente presentazione del nuovo disciplinare, avvenuta a Venezia, ha raccolto l’attenzione di professionisti del settore e rappresentanti di importanti istituzioni cinematografiche, sottolineando l’impegno del settore nella lotta per la sostenibilità.
la genesi del disciplinare green film
Dalla creazione alla diffusione
Il disciplinare Green Film è stato concepito come un’iniziativa pubblica regionale, ma nel corso degli anni ha guadagnato un’importanza sempre maggiore, diventando un punto di riferimento per molte altre film commission in Europa. L’idea alla base è stata quella di creare un documento che potesse guidare i produttori cinematografici verso pratiche più sostenibili. A partire dalla sua prima redazione, il disciplinare ha subito importanti migliorie, suggerendo modi innovativi per integrare la sostenibilità nei processi di produzione.
La sua adozione da parte di diverse film commission italiane e di enti esteri come il Greek Film Centre e l’Icelandic Film Centre è la testimonianza della validità del progetto, il quale riesce a conquistare un pubblico internazionale sempre più attento all’ambiente. Questa diffusione ha evidenziato l’esigenza di un aggiornamento, con l’obiettivo di renderlo ancora più completo e accessibile, rispondendo alle esigenze di un settore in costante evoluzione.
le novità del disciplinare
Criteri e aggiornamenti
Entrato ufficialmente in vigore il 1° settembre, il nuovo disciplinare Green Film introduce numerosi aggiornamenti. Tra le principali novità ci sono l’introduzione di nove nuovi criteri che coprono aree cruciali come i trasporti, il catering e il trucco, oltre al calcolo dell’impronta di carbonio e alla sostenibilità sociale. Queste innovazioni sono state accompagnate da una revisione complessiva che ha migliorato la chiarezza e l’accessibilità del documento, un passo fondamentale per garantire che tutti i professionisti del settore possano comprendere e adottare le nuove pratiche.
Lo strumento prevede ora un sistema di punteggio più dettagliato, che incentiva gli sforzi, premiando in base a soglie graduali di conformità. Ad esempio, se un criterio viene rispettato al 100%, si ottiene il punteggio massimo, mentre un 75% garantisce comunque un riconoscimento, andando così a valorizzare ogni sforzo volto alla sostenibilità.
responsabilità sociale e sostenibilità
Un approccio olistico alla sostenibilità
Oltre alla dimensione ambientale, il disciplinare Green Film pone un forte accento sulla responsabilità sociale. È stato introdotto un nuovo segmento dedicato alla sostenibilità sociale, in cui si evidenziano criteri che riguardano il rispetto dei valori etici nella produzione cinematografica. L’attenzione al benessere psico-fisico-sociale di tutti i lavoratori coinvolti è un elemento essenziale del nuovo approccio, ponendo così l’accento su un concetto di sostenibilità che va oltre l’ambiente.
Con queste innovazioni, il totale dei punti ottenibili passa da 50 a 65, e il punteggio minimo richiesto per ottenere la certificazione è stato fissato a 25 punti, rispetto ai 20 precedenti. Questo aumento di punti riflette l’importanza attribuita a ogni aspetto della produzione cinematografica, incoraggiando le case di produzione a impegnarsi sempre più nella creazione di set sostenibili.
le prospettive future
In un contesto cinematografico in evoluzione
Con l’implementazione del disciplinare Green Film, si delineano importanti prospettive per il futuro della produzione cinematografica. L’attenzione crescente verso la sostenibilità non è solo una necessità etica ma anche una risposta alle richieste di un pubblico sempre più consapevole e attento alle tematiche ambientali. Il nuovo disciplinare non rappresenta solo un regolamento, ma un’opportunità concreta per il settore cinematografico, che può combinare creatività e responsabilità.
L’incontro di Venezia ha segnato l’inizio di una nuova era più sostenibile, rivelando un interesse collettivo verso una cultura cinematografica che possa ispirare pratiche positive e durature. La partecipazione di esperti e partner imprenditoriali dimostra che l’impegno per una produzione responsabile sta diventando sempre più centrale nella strategia del settore, contribuendo a ridefinire il panorama del cinema europeo.
Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Elisabetta Cina