Il mondo del cinema sta assistendo a un’evoluzione significativa nella sua opera di responsabilità ambientale, grazie all’aggiornamento del disciplinare Green Film. Questo strumento, nato sette anni fa in collaborazione con uno dei network internazionali più noti di Film Commission e fondi di produzione, ha già visto l’adozione da parte di numerosi enti regionali e nazionali in tutta Europa. La recente presentazione del nuovo disciplinare ha avuto luogo a Venezia durante un panel dedicato, evidenziando l’importanza di un impegno crescente verso pratiche più ecologiche e sostenibili nel settore.
L’evoluzione del disciplinare Green Film
La nascita e l’importanza del Green Film
Il disciplinare Green Film è stato concepito come risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche. Lo strumento, inizialmente sviluppato a livello regionale dalla Trentino Film Commission, è diventato negli anni un punto di riferimento per molte altre entità in Europa. La necessità di aggiornare questo disciplinare è emersa chiaramente, dato l’interesse crescente per pratiche di produzione sostenibile e la richiesta di standard più elevati da parte di cineasti e investitori. Durante il panel di Venezia, è stato messo in risalto come la sostenibilità ambientale possa non solo ridurre l’impatto ecologico delle produzioni, ma anche rappresentare un vantaggio competitivo nel settore.
Gli obiettivi dell’aggiornamento
L’aggiornamento del disciplinare Green Film ha come obiettivo principale quello di renderlo più chiaro, accessibile e applicabile per un maggior numero di produzioni. La presentazione ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Luca Ferrario, direttore della Trentino Film Commission, e rappresentanti di diverse Film Commission italiane oltre a enti stranieri come il Greek Film Centre e l’Icelandic Film Centre. In questo contesto internazionale, è emerso il desiderio di un approccio collaborativo per incoraggiare una maggiore responsabilità ambientale nel campo del cinema.
Le novità del nuovo disciplinare
Criteri e completezza
Una delle principali novità introdotte riguarda la completezza del disciplinare, che ora comprende nove nuovi criteri specifici. Questi criteri coprono diversi ambiti chiave, quali trasporti, catering e make-up, introducendo requisiti per la loro sostenibilità, e un sistema di calcolo dell’impronta di carbonio che valuta l’impatto delle produzioni. La sostenibilità sociale è stata anche elevata a priorità, con criteri che valutano il benessere psico-fisico dei membri del cast e della crew, oltre ai valori etici della produzione. Questo ampliamento rappresenta un passo fondamentale per garantire che le pratiche cinematografiche non solo riducano l’impatto ambientale, ma promuovano anche una cultura di responsabilità sociale tra i professionisti del settore.
Nuove soglie di conformità
Un altro aspetto significativo riguarda l’adattabilità del nuovo disciplinare. Le soglie graduali di conformità prevedono un sistema in cui le produzioni possono ottenere punteggi diversi a seconda del livello di rispetto dei criteri. In questo modo, le aziende possono riconoscere e premiare ogni sforzo fatto verso la sostenibilità, senza penalizzare quelle che potrebbero non raggiungere il 100% di conformità. Questo approccio mira a incentivare un miglioramento continuo e a motivare le produzioni a intraprendere un percorso verso pratiche sempre più ecologiche e responsabili.
L’importanza della responsabilità sociale
Un approccio olistico alla sostenibilità
Con l’inserimento di criteri legati alla sostenibilità sociale, il nuovo disciplinare Green Film adotta un approccio olistico alla questione della sostenibilità. Si riconosce l’importanza di includere non solo aspetti ambientali, ma anche sociali ed economici, per creare un settore cinematografico più responsabile complessivamente. La nuova sezione riguardante la Sostenibilità Sociale permette di valutare l’impatto etico delle produzioni, evidenziando l’importanza del benessere dei lavoratori in tutte le fasi della produzione. Questo nuovo focus rappresenta un cambiamento fondamentale nel paradigma delle produzioni cinematografiche, contribuendo a costruire un’industria che non solo si muove verso l’eco-sostenibilità, ma anche verso il rispetto dei diritti e del benessere dei suoi operatori.
Punteggi e certificazione
Infine, il sistema di rating è stato riorganizzato, aumentando il numero totale di punti ottenibili a 65, rispetto ai 50 della versione precedente. Per ottenere la certificazione, le produzioni dovranno raggiungere un punteggio minimo di 25 punti. Questo nuovo standard di valutazione segue una logica di incentivazione alla sostenibilità, permettendo una competizione sana tra le produzioni che desiderano investire nell’ecocompatibilità, riducendo al contempo i costi economici associati. Con un valore efficiente, i produttori possono adottare pratiche innovative, continue e lungimiranti, contribuendo a un futuro del cinema che rispetti il pianeta e le persone.
L’aggiornamento del disciplinare Green Film segna un chiaro avanzamento nella direzione di una maggiore sostenibilità, dimostrando che il settore cinematografico è pronto a raccogliere la sfida di un futuro più verde e responsabile.
Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Armando Proietti