Un’importante iniziativa di cooperazione che coinvolge A2A e il gruppo Green Thesis, proprietario del termovalorizzatore, è stata presentata nella sede di Rea Dalmine. Si tratta di un progetto finalizzato all’estensione della rete di teleriscaldamento che, una volta completato, dovrà garantire calore decarbonizzato alle abitazioni della città di Bergamo. Quest’opera, che si sviluppa su un percorso di sei chilometri, rappresenta un esempio significativo di collaborazione tra vari comuni, essenziali per la buona riuscita di un’infrastruttura che attraversa una delle zone più densamente popolate d’Europa.
La cooperazione tra imprese e comuni
Un progetto ambizioso
L’Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le diverse parti coinvolte nella realizzazione di questo progetto. La cooperazione tra A2A e Green Thesis, insieme ai comuni interessati, ha reso possibile pianificare e realizzare un’infrastruttura che non solo fornirà energia, ma contribuirà anche a ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni. Questo approccio integrato nella gestione delle risorse e nella pianificazione urbana è fondamentale per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.
Un intervento necessario
Realizzare sei chilometri di condutture in una zona urbanizzata richiede attenzione e pianificazione meticolosa. La scelta di estendere la rete di teleriscaldamento a Bergamo è motivata dalla necessità crescente di soluzioni energetiche sostenibili e dalla spinta verso una transizione ecologica. Con l’aumento della popolazione e le nuove esigenze abitative, la collaborazione tra soggetti pubblici e privati diventa cruciale per garantire un approvvigionamento energetico sostenibile e responsabile.
Il teleriscaldamento di quarta generazione
Innovazione e sostenibilità
Il progetto di teleriscaldamento presentato si basa su tecnologie innovative della quarta generazione. Mazzoncini ha evidenziato come il sistema consenta di valorizzare il calore di scarto, trasformando quello che potrebbe essere considerato un rifiuto in una risorsa preziosa per il riscaldamento delle abitazioni. Le abitazioni alimentate da questo sistema beneficeranno di un calore decarbonizzato, fondamentale per l’adeguamento alle normative europee in materia di sostenibilità.
Compatibilità con le normative europee
La direttiva europea “Case Green” mira a ridurre l’impatto di CO2 delle abitazioni entro il 2035-2040. Il progetto di teleriscaldamento si pone in linea con queste indicazioni, puntando a decarbonizzare anche le fonti di energia. Affiancato da interventi passivi come isolamento termico e serramenti efficienti, il teleriscaldamento si conferma una risposta contemporanea alle esigenze ambientali.
L’efficienza impiantistica
Rete di Bergamo e aumento dell’efficienza
Attualmente, la rete di teleriscaldamento di Bergamo si estende per 87 chilometri, ma con l’aggiunta di ulteriori 22 chilometri, sarà in grado di fornire calore a un numero sempre crescente di abitazioni. Questo incremento di capacità è reso possibile grazie al significativo miglioramento dell’efficienza dell’impianto di Rea Dalmine, che vedrà la propria capacità di produzione di energia elettrica salire dall’attuale 27% all’80%.
Il recupero del calore: un bisogno urgente
Il recupero di calore è un aspetto cruciale nelle aree del Nord Italia, dove il fabbisogno di energia termica aumenta notevolmente nei mesi invernali. Durante questo periodo, le fonti rinnovabili possono risultare meno efficaci. Grazie al progetto di teleriscaldamento, Dalmine e Bergamo potranno contare su una soluzione energetica efficiente e resiliente, capace di rispondere adeguatamente alla domanda durante i mesi più freddi dell’anno.
Mazzoncini ha espresso soddisfazione per questa iniziativa, che non solo migliorerà l’efficienza energetica, ma contribuirà anche alla qualità della vita dei residenti, garantendo un approvvigionamento di calore sostenibile e innovativo.
Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 da Sofia Greco