Il nuovo servizio informatico territoriale di Latina per la gestione del piano regolatore generale

Il Comune di Latina lancia il Servizio Informatico Territoriale (SIT) per migliorare l’accesso alle informazioni urbanistiche, promuovendo trasparenza e coinvolgimento dei cittadini nella pianificazione urbana.
Il Nuovo Servizio Informatico Il Nuovo Servizio Informatico
Il nuovo servizio informatico territoriale di Latina per la gestione del piano regolatore generale - Gaeta.it

Il Comune di Latina ha avviato un nuovo servizio informatico territoriale, noto come SIT, che fungerà da piattaforma per rendere più accessibili e comprensibili le informazioni relative al Piano Regolatore Generale. Questo strumento innovativo, sviluppato attraverso la piattaforma interattiva WebGIS, rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di modernizzare l’amministrazione comunale e migliorare la trasparenza delle informazioni urbanistiche.

Caratteristiche del nuovo servizio informatico territoriale

Il Servizio Informatico Territoriale è stato concepito inizialmente per un uso interno dell’amministrazione comunale. Tuttavia, l’intenzione dell’assessore all’Urbanistica di Latina, Annalisa Muzio, è quella di rendere questo strumento accessibile anche ai cittadini. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione dei servizi pubblici, reso possibile grazie a finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .

L’implementazione del SIT è stata affidata al CERSITES, il Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Sostenibile della Sapienza Università di Roma, Polo Pontino, attraverso una determina dirigenziale. Gli esperti del CERSITES hanno lavorato per sviluppare un quadro conoscitivo che tiene conto delle peculiarità tecniche, economiche e finanziarie degli interventi programmati nel territorio di Latina, in linea con le indicazioni del PNRR e con altre fonti di finanziamento, sia europee che nazionali.

Questo approccio permetterà di aggiornare continuamente gli scenari urbanistici, rendendo le informazioni più fruibili e utili sia per i decisori politici che per il pubblico. Il SIT avrà dunque un impatto significativo sulla pianificazione urbana, facilitando il coinvolgimento dei cittadini e stimolando il dibattito pubblico su come dovrebbe evolversi Latina.

Scrittura e gestione dell’informazione

L’accordo stipulato con il CERSITES ha già portato alla definizione di un modello operativo che guiderà le scelte future in materia di urbanistica. La settimana scorsa, il SIT è stato al centro della determinazione numero 1947, redatta dall’architetto Paolo Cestra, dirigente dell’Urbanistica. In questa circostanza, Cestra ha confermato la ricezione del lavoro svolto dal centro di ricerca, mostrando un’apertura verso un dialogo costante con i professionisti del settore e la popolazione.

Attualmente, il nuovo SIT sarà gestito dal personale tecnico interno al Comune, mentre sono previsti ulteriori sviluppi in cui verranno integrate le informazioni provenienti dal PR Lazio FESR 2021-2027. Questo processo di integrazione rappresenta un passo fondamentale per garantire che le informazioni siano non solo disponibili, ma anche utili per i tecnici professionisti e la comunità locale.

Obiettivi futuri e coinvolgimento civico

L’espansione del SIT non rappresenta solo un miglioramento dei processi amministrativi, ma è anche un’opportunità per avvicinare i cittadini alla gestione del proprio territorio. Nel lungo termine, il Comune mira a favorire una maggiore interazione tra l’amministrazione e la cittadinanza attraverso l’accesso alle informazioni urbanistiche. Tale accessibilità permetterà ai residenti di essere più informati e coinvolti nelle decisioni che riguardano la loro città.

In definitiva, l’introduzione del Servizio Informatico Territoriale in Latina segna un progresso significativo verso un’amministrazione più efficiente e partecipativa. Con una comunicazione chiara e strumenti adeguati, è possibile promuovere una maggiore consapevolezza e un coinvolgimento attivo dei cittadini nelle scelte urbanistiche. Questo sviluppo potrebbe diventare un modello per altre città italiane che affrontano sfide simili nel campo della pianificazione e della trasparenza.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Sara Gatti

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