Il patriarca di Gerusalemme celebra il Natale a Betlemme tra speranze di pace e tradizione

Il patriarca di Gerusalemme celebra il Natale a Betlemme tra speranze di pace e tradizione

La processione della Vigilia di Natale a Betlemme, guidata dal Cardinale Pizzaballa, segna un momento di speranza e raccoglimento per la comunità locale in un contesto di sfide e complessità.
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Il patriarca di Gerusalemme celebra il Natale a Betlemme tra speranze di pace e tradizione - Gaeta.it

La tradizionale processione della Vigilia di Natale ha visto l’arrivo del Patriarca di Gerusalemme, Cardinale Pierbattista Pizzaballa, nei luoghi sacri che segnano la nascita di Gesù. Questo evento annuale rappresenta un momento di grande significato per la comunità locale e non solo, richiamando alla memoria l’importanza della festa in una città che vive un periodo di complessità e sfide. La messa della vigilia, che si terrà questa notte nella chiesa di Santa Caterina, attira numerosi fedeli e visitatori, rappresentando un’occasione di raccoglimento e di riflessione.

L’arrivo del patriarca: una tradizione che si rinnova

Oggi, nella tarda mattinata, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa ha fatto il suo ingresso a Betlemme tra due ali di folla festante, dando il via ai festeggiamenti natalizi. Come da tradizione, il Patriarca ha attraversato la porta nel muro di separazione vicino alla tomba di Rachele, un passaggio simbolico e carico di significato. Nel tragitto fino al centro cittadino, gli scout betlemiti hanno accolto il Cardinale con cartelli di benvenuto, trasmettendo un chiaro messaggio di speranza per la pace, sottolineato dallo slogan “I nostri bambini vogliono giocare e ridere”.

Quest’anno, l’atmosfera è apparsa diversa rispetto alle celebrazioni dello scorso anno. La partecipazione della folla è stata maggiore e, sembra, più serena, segno che le prospettive di tregua e di una normalizzazione della situazione a Gaza potrebbero farsi più concrete. Betlemme, simbolo della nascita di Gesù, non rappresenta soltanto un luogo di pellegrinaggi, ma anche un barometro delle speranze e delle sofferenze di una popolazione che ha affrontato momenti difficili.

Le sfide della comunità di Betlemme negli ultimi mesi

Negli ultimi quattordici mesi, i cittadini di Betlemme hanno vissuto una dura prova. Le restrizioni ai movimenti imposte dalle autorità israeliane e la mancanza di visitatori hanno messo a rischio la stabilità economica di molte famiglie, che si basano in gran parte sul turismo legato alla religione. Questa situazione ha inevitabilmente influito sulle celebrazioni natalizie, rendendo ancora più preziosa l’occasione di raccoglimento e festa che rappresenta la vigilia di Natale.

Al termine della sfilata che ha condotto il Patriarca verso la piazza della Mangiate, dove si erge la basilica della Natività, il Cardinale ha preso la parola per rivolgersi ai presenti. Ha inviato un messaggio di pace e di speranza, ricordando a tutti l’importanza di non lasciarsi sopraffare dalla paura e di continuare a visitare e sostenere Betlemme.

La celebrazione della messa nella chiesa di Santa Caterina

Questa notte, nella chiesa di Santa Caterina, si svolgerà la messa della Vigilia di Natale. Questo rito rappresenta non solo un momento spirituale, ma anche un’ulteriore opportunità per rafforzare i legami tra i fedeli e la comunità locale. Domani mattina, si ripeterà lo stesso evento, un segnale della continuità della tradizione e dell’impegno collettivo per mantenere viva la speranza in un futuro migliore.

La celebrazione natalizia a Betlemme segna quindi un momento di unione tra passato e presente, dove la fede si mescola alle speranze di un domani in cui la pace possa finalmente prevalere. La comunità attende con ansia la messa di Natale, un evento che riunisce persone da tutto il mondo nel nome della tranquillità e della speranza.

Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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