Il 2025 potrebbe segnare una tappa cruciale per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, ma sorgono ancora interrogativi rilevanti. Resta da chiarire se il progetto dovrà passare attraverso una revisione da parte della Commissione europea prima di essere esaminato dal Cipess, e quando sarà possibile accedere ai dettagli sui costi dell’imponente opera. Queste preoccupazioni emergono dalle affermazioni di Elio Conti Nibali, membro dell’associazione Invece del Ponte, che ha discusso le recenti problematiche che hanno ostacolato l’approvazione del progetto prevista per il 2024.
Situazione attuale e parere del Ministero dell’Ambiente
Il parere della Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente evidenzia chiaramente le complessità legate al progetto del Ponte, indicando un “parere negativo” riguardo alla Valutazione di Incidenza Appropriata per vari siti di importanza ecologica. Questi includono gli ZPS e le ZSC , in particolare i Monti Peloritani e la costa della Costa Viola. L’attivista Conti Nibali ha sottolineato che la mancanza di soluzioni alternative adeguate a tutela di queste aree è al centro delle critiche e ha comportato la necessità di una Valutazione di Incidenza di Livello III, per stabilire come gestire le compensazioni ambientali necessarie.
In questo contesto, emerge la questione dell’autorizzazione in deroga da parte della Commissione Europea, un passaggio obbligato in caso di valutazioni complesse come quella in discussione. Senza tale approvazione, la realizzazione del progetto potrebbe subire significativi ritardi.
Rischi legali e ricorsi pendenti
La situazione giuridica si complica ulteriormente a causa di un ricorso presentato al Tar del Lazio dai rappresentanti del Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. A fronte di queste azioni legali, è attesa con interesse l’udienza fissata per il 14 gennaio. Tale ricorso potrebbe rappresentare un impedimento ulteriore all’approvazione finale del Cipess, complicando ulteriormente la già delicata situazione.
Risposta della società Stretto di Messina
La società Stretto di Messina ha risposto prontamente alle preoccupazioni espresse da vari attori. Secondo un comunicato ufficiale, non ci sarebbero incoerenze con le normative ambientali in vigore. Afferma che l’intero processo si sta svolgendo nel rispetto del quadro normativo italiano e europeo. La Commissione per la Valutazione di impatto ambientale ha emesso un parere favorevole sul progetto, ma con l’indicazione di 62 prescrizioni, la grande parte delle quali sarà integrata nella fase di approvazione del progetto esecutivo. Resta da vedere come queste prescrizioni saranno gestite in relazione ai requisiti richiesti dalla Commissione.
In sostanza, la progettazione del Ponte sullo Stretto, un’opera di ingegneria ambiziosa, è ancora avvolta in incertezze e ostacoli che potrebbero influenzare significativamente il suo sviluppo e la sua attuazione nei prossimi anni. La trasparenza sui costi, le problematiche ambientali, e le questioni legali restano elementi chiave nel monitoraggio di questo importante progetto infrastrutturale.
Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2025 da Laura Rossi