Il premio Orsola Apuzzo celebra il talento e l’impegno degli studenti di Ostetricia

Il premio Orsola Apuzzo celebra il talento e l’impegno degli studenti di Ostetricia

La cerimonia del Premio Orsola Apuzzo ha premiato undici studenti di Ostetricia, onorando la memoria della giovane ostetrica scomparsa e promuovendo valori di solidarietà e impegno per il futuro.
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Il premio Orsola Apuzzo celebra il talento e l’impegno degli studenti di Ostetricia - Gaeta.it

Un momento toccante ha caratterizzato la cerimonia di premiazione del Premio Orsola Apuzzo, istituito in onore della giovane ostetrica di Pimonte, scomparsa tragicamente in un incidente stradale mentre si recava in Germania per un colloquio di lavoro. Questo riconoscimento è destinato a undici studenti meritevoli, provenienti da contesti economici difficili, che frequentano il Corso di Studio in Ostetricia presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. L’evento si è svolto nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania e ha visto la partecipazione di colleghi, familiari e amici della giovane ostetrica, uniti nel ricordare il suo prezioso lascito.

Cerimonia di premiazione nella cornice del Consiglio Regionale

La location della cerimonia ha dato un ulteriore significato all’evento, con la presenza di personaggi influenti del mondo accademico e politico. Tra i relatori che hanno preso la parola c’erano l’avvocato Luca Granata e le docenti Rosanna Zapparella e Carmela Muccione. Durante gli interventi, le loro parole hanno messo in evidenza la personalità solare e il grande impegno di Orsola, tracciando un profilo di una giovane professionista che avrebbe potuto lasciare un’impronta profonda nel mondo della salute.

Un momento particolarmente significativo è stato il ricordo da parte della presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Napoli, Giuseppina Piacente, che ha sottolineato le doti di empatia e la professionalità con cui Orsola affrontava ogni situazione. Le sue parole hanno colpito i presenti, invitando tutti a riflettere sull’eredità di valore umano rappresentata dalla giovane ostetrica, un’eredità che non si limita solo al talento professionale ma si estende all’approccio umano e solidale verso gli altri.

Un messaggio di speranza e ispirazione per i giovani

Già da un breve intervento del professor Maurizio Guida, coordinatore del Corso di Laurea in Ostetricia, è emerso un messaggio chiaro: “L’eredità che ci lascia Orsola è una eredità di gioia e di buona volontà.” Rivolgendosi agli studenti presenti, Guida ha esortato i giovani a aspirare a grandi traguardi, a seguire il modello rappresentato da Orsola e a perseverare nel loro percorso di studi. La sua figura diventa così un punto di riferimento, non solo per la qualità professionale, ma anche per il coraggio e la determinazione nel perseguire i propri sogni.

Il saluto del professor emerito Raimondo Pasquino ha ulteriormente enfatizzato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di Orsola, sottolineando non soltanto le sue competenze, ma anche la sensibilità che caratterizzava il suo operato. Un messaggio di comunità e di unità è emerso forte dalle parole di Pasquino, che ha condiviso come il suo impegno dovesse fungere da esempio per le future generazioni di ostetriche.

Un impegno collettivo per il futuro

Il Presidente della Commissione Regionale Lavoro, Giovanni Mensorio, ha avuto modo di condividere un ricordo personale di Orsola, descrivendola come una giovane solare, capace e determinata, un modello da seguire per chiunque aspirasse a raggiungere il successo professionale. Mensorio ha invitato non solo i presenti, ma anche le istituzioni, a garantire a questi giovani meritevoli la possibilità di realizzare i loro sogni, collegando il loro futuro all’impegno concreto sul territorio.

La cerimonia ha concluso con i ragazzi premiati che hanno ricevuto i premi in denaro direttamente dalle mani della madre di Orsola, un gesto simbolico che racchiude tutto l’amore e l’orgoglio di una comunità che si stringe attorno a valori di solidarietà e crescita. In questo modo, il Premio Orsola Apuzzo non è solo un riconoscimento accademico, ma diventa un simbolo di speranza per un futuro migliore.

Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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